Treviso, condannato per spaccio ha 7 figli: non può essere espulso

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Maggio 2018 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Foto questura

Treviso, condannato per spaccio ha 7 figli: non può essere espulso

TREVISO – Dopo una condanna a un anno e sei mesi di reclusione per spaccio di droga, ad uomo di 50 anni di origini marocchine è stato negato il rinnovo di permesso di soggiorno dalla questura di Treviso. L’uomo però, si è rivolto al Tar che gli ha dato ragione permettendogli così di poter rinnovare il permesso di soggiorno: è padre di 7 figli tutti residenti in Italia, e secondo i giudici bisogna tutelare l’unità familiare. Per questa ragione è stato annullata la pericolosità sociale che impediva il rinnovo del permesso di soggiorno e di conseguenza anche le possibilità che venga espulso.

Per dimostrare la necessità di mantenimento della famiglia, l’uomo aveva presentato in Tribunale delle fatture, utili a dimostrare la sua capacità di sostenersi e provvedere a sé e alla sua famiglia. Successivamente però, si è scoperto che le fatture erano tutte false.

App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui

Ladyblitz – Apps on Google Play

La vicenda la racconta Alberto Beltrame de Il Gazzettino

“Nel 2015 il magrebino viene condannato per un reato in materia di stupefacenti a 18 mesi di reclusione, pensa sospesa, cui si aggiunge una multa da 4mila euro. L’anno successivo, siamo nell’estate del 2016, deve rinnovare il permesso di soggiorno (ottenuto per motivi di lavoro autonomo), e presenta una serie di documenti in questura (istanza di riabilitazione compresa), tutti falsi.  L’istruttoria va avanti e sulla scorta delle informazioni raccolte, dalla condanna penale per spaccio alla fattura falsa”.

“Il 50enne, vistosi negare il rinnovo, siamo a settembre 2017, si rivolge all’avvocato Jenny Lopresti. A marzo presentano il ricorso al Tar e in meno di un mese il tribunale amministrativo di Venezia emette la sentenza in cui giudica il provvedimento della questura «privo di adeguata motivazione» e annulla il provvedimento impugnato. E nella comparazione degli interessi, rileva che la bilancia, nel caso del 50enne magrebino, debba pendere dalla sua parte soprattutto per il suo ruolo di padre e la presenza, tra i 7 figli, di minorenni, su cui si ripercuoterebbe in maniera evidentemente negativa l’allontanamento del genitore”.