Treviso: “Esame al cuore? Torni ad aprile 2011”. E il malato s’infuria

di Giulia Cerasi*
Pubblicato il 3 Marzo 2010 - 13:12 OLTRE 6 MESI FA

Oltre 400 giorni per un ecocardiogramma, più di un anno per una visita oculistica. Tempi di attesa biblici per i pazienti dell’Usl 8 che copre la parte occidentale della provincia di Treviso. La denuncia arriva da Nicola Licursi, pensionato ed ex presidente dell’associazione pendolari montebellunesi, che alla richiesta di prenotazione di un esame cardiaco si è sentito rispondere: «Torni tra più di un anno». E gli è andata anche bene: già chi telefona oggi al Cup, il centro unico di prenotazione, riceverà un appuntamento per aprile 2011, ma molto presto si slitterà addirittura al 2012.

La direzione dell’Usl 8 giustifica queste interminabili attese con la carenza di personale, ed in particolar modo di cardiologi. Per le altre prestazioni i tempi non si accorciano di molto, ma l’ecocardiogramma sta diventando un caso, nonostante la prestazione non rientri tra quelle per le quali la Regione ha fissato dei tempi da rispettare.

«Quando sono andato a richiedere questo esame mi sono sentito fissare l’appuntamento per il 28 marzo 2011 ai poliambulatori di via Dante Alighieri, insomma dovrei attendere più di un anno e quasi quasi facevo anche la figura del fortunato. Non riesco proprio a capire perché per un accertamento strumentale come un ecocardiogramma sia necessario attendere così tanto» ha spiegato Licursi, ancora stupefatto dalla lunga attesa a cui il l’ospedale di Montebelluna l’ha condannato.

Un periodo infinito, che il paziente può ridurre parzialmente prendendo l’automobile e guidando per almeno mezz’ora. «Mi sono informato all’ospedale di Feltre – aggiunge Nicola Licursi – dove l’ecocardiogramma me lo facevano entro tre mesi, non dopo più di un anno. Ma la stessa cosa era successa con la visita oculistica: a Montebelluna era necessario attendere un anno, a Feltre me la facevano entro sei mesi».

«Questi tempi di attesa si spiegano con la carenza di personale che l’Usl sta cercando di risolvere in questo periodo – ha spiegato la direzione -.Va precisato infatti che l’attività cardiologica ha subito negli ultimi mesi la riduzione di tre unità: due cardiologi si sono trasferiti in altra sede, una è in malattia. Per coprire queste assenze, l’Usl 8 sta agendo in più direzioni, sia incrementando le ore di attività dei cardiologi ambulatoriali, sia cercando specialisti cardiologi da integrare nel servizio».

* Scuola di Giornalismo Luiss