TREVISO – Treviso e Foggia: insulti razzisti, calci, pugni e sassi contro i neri. A Treviso una donna marocchina, residente in Italia da 20 anni, è stata prima insultata e poi presa a calci e pugni per aver “osato” suonare il clacosn ad un furgone che le stava venendo addosso. A Foggia invece lancio di sassi contro i migranti che stavano andando al lavoro nei campi. Treviso e Foggia, Nord e Sud Italia. Il tutto con i passanti indifferenti, che hanno fatto finta di niente, come se niente fosse. Indifferenza totale, un po’ per paura, un po’ perché insultare e aggredire lo straniero di colore sta diventando prassi sempre più sdoganata.
L’aggressione di Treviso.
“Negra di m…, puzzi. Tornatene in Marocco”. Poi un calcio e un pugno. La donna, una benzinaia marocchina residente in Italia, è stata aggredita per aver suonato il clacson ad un furgone che era entrato troppo velocemente nella stazione di servizio di Vazzola, vicino Treviso. Un’ aggressione che, come ha anche spiegato il titolare della pompa di benzina, è avvenuta tra l’indifferenza dei passanti.
L’uomo è sceso dal furgone e senza pensarci due volte si è scagliato contro la giovane benzinaia. Dopo averla aggredita con pesanti insulti razzisti (“Perché suoni? Sporca negra puzzi”, “tornatene in Marocco”, “putt…) le ha dato uno schiaffo in faccia che le ha fatto sanguinare il labbro e l’orecchio, poi le anche un violento calcio sul ginocchio che le ha provocato un ematoma.
La donna quindi ha chiamato i carabinieri, il marito e il gestore del distributore. Dopo aver denunciato l’accaduto è stata accompagnata al Pronto Soccorso. “Ero da sola, mi picchiava e mi insultava e nessuno ha fatto nulla – racconta la donna su Facebook – È questo che mi ha fatto più male. Non mi era mai successo nulla di simile. Sono in Italia da quasi 20 anni, lavoro al distributore da cinque anni e mi sono sempre trovata bene con tutti. Non mi spiego il perché di tanta violenza per un pretesto così banale”.
L’aggressione di Foggia.
A Foggia un gruppo di migranti vittima di un’aggressione da parte di italiani. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i migranti, che vivono in una ex fabbrica alla periferia della città, stavano andando al lavoro in bicicletta quando sono stati affiancati da un’automobile con a bordo alcuni ragazzi che hanno iniziato a lanciare delle pietre. Due uomini sono stati colpiti alla testa riportando un trauma cranico e due ferite.
Sul posto è stato necessario l’intervento del 118. I migranti hanno denunciato tutto ai carabinieri che sono andati nell’ex fabbrica per ascoltare le vittime della sassaiola. Molti migranti non sono andati al lavoro anche per paura. (Fonti Ansa e Corriere della Sera).