Treviso, lite tra fratelli kosovari: aggredito con accetta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Novembre 2015 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA
Treviso, lite tra fratelli kosovari: aggredito con accetta

Treviso, lite tra fratelli kosovari: aggredito con accetta

TREVISO – Hanno iniziato a litigare tra fratelli, poi la rabbia cieca è scoppiata e uno di loro ha aggredito l’altro con una accetta. Tutto è iniziato da una banale lite per futili motivi, poi Llkmon e Rifat Zemaj hanno iniziato a gridarsi contro, fino a quando Llkmon ha afferrato un’accetta e ha colpito Rifat ad una mano. Poi dopo aver realizzato di aver aggredito il fratello, è fuggito.

Valeria Lipparini sul Gazzettino scrive che l’aggressione avvenuta la mattina di domenica 15 dicembre a Treviso poteva essere fatale e a dare l’allarme sono stati i vicini di casa, che altre volte avevano assistito impotenti alle furiosi liti e avevano paura:

“Perché all’apice dell’accesa discussione di ieri mattina Llkmon Zemaj, operaio, ha afferrato una mannaia e si è avventato contro il fratello Rifat, cercando di colpirlo. Ha menato fendenti a casaccio, per centrarlo al volto e alle spalle. Ma Rifat ha cercato di evitare il peggio proteggendosi il volto con braccia e mani. Ed è stato così che è stato centrato dalla lama dell’accetta proprio a una mano. Erano da poco passate le 10. Nel frattempo, le urla avevano messo in allarme i vicini che hanno immediatamente allertato la polizia, giunta sul posto con tre volanti.

Llkmon, quando ha colpito il fratello, ha gettato la mannaia a terra e in quel frangente, probabilmente, si è accorto di ciò che aveva fatto e ha cercato la fuga. I poliziotti non ci hanno messo molto, però, a rintracciarlo e ad arrestarlo. Mentre un’ambulanza del Suem ha trasportato in ospedale Rifat, 54 anni, che è stato medicato dai medici per la ferita alla mano, l’aggressore è finito dritto in questura. I vicini hanno ammesso di essere stati diverse altre volte spettatori impotenti di scoppi di violenza. «Abbiamo paura» hanno ammesso a denti stretti, tutti radunati nella vicina spaghetteria-trattoria gestita dai cinesi che è un po’ il ritrovo della zona. E hanno aggiunto: «Altre volte la polizia è arrivata qui, ma ci dicevano che non potevano fare nulla. Oggi invece lo hanno arrestato»”.