Trieste, il VIDEO di Demenego e Rotta durante un turno di notte: “Dormite tranquilli, ci siamo noi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2019 - 19:37| Aggiornato il 7 Ottobre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Un frame del video girato dai due poliziotti uccisi negli uffici della Questura di Trieste

Un frame del video girato dai due poliziotti uccisi negli uffici della Questura di Trieste (fonte Twitter)

ROMA – La Polizia in queste ore ha pubblicato un video (per guardare il filmato clicca qui) girato dagli agenti uccisi negli uffici della questura di Trieste. Un video girato durante un turno di notte.

Nel filmato i due agenti, Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 31 e 34 anni, sorridono e hanno il volto disteso. 

Il primo è alla guida della volante, l’altro – capo pattuglia – è al suo fianco. Tutti e due indossano la divisa e sono pronti a iniziare il turno di notte. 

“C’è la Volante 2 questa notte – scherzano – è tutto a posto. Come sempre si inizia…figli delle stelle. Speriamo bene…e niente buona notte”.

“Poliziotti – si legge nella didascalia del video pubblicato dalla Polizia – grandi amici, insieme per la sicurezza e la serenità dei cittadini di Trieste. Un’eredità di entusiasmo e responsabilità. Matteo e Pierluigi, voi ci sarete per sempre”.

Trieste, l’ordinanza del gip: “Il killer ha agito con lucidità”

Alejandro Augusto Stephan Meran “ha mostrato “lucidità” portando avanti “l’azione aggressiva”. Ecco i primi contenuti diffusi in queste ore dell’ordinanza che dispone il carcere per il ventinovenne dominicano che ha ucciso i due poliziotti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. Secondo gli inquirenti, come riporta l’agenzia Ansa, le uniche prove in merito a un presunto disagio psichico provengono dalle testimonianze dei familiari e sono dunque di parte. Verifiche verranno fatte eventualmente in un momento successivo oppure nel caso che dalla Germania giungessero atti o documenti a comprovare che Alejandro era seguito da operatori sanitari per disagi psichici. Secondo quanto riporta l’Ansa, investigatori e inquirenti troverebbero conferma di una lucidità dell’uomo anche nel fatto che l’ambulanza del 118 giunta con le auto della Volante e della Mobile a prendere i due fratelli dopo che erano stati chiamati da questi ultimi, non ha preso in carico Alejandro, proprio perché non avrebbe manifestato alcun problema. La lucidità e la consapevolezza dell’azione compiuta da Alejandro è uno degli elementi che avrebbe convinto il Gip a confermare completamente la richiesta della Procura di una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev