Trifone Ragone e Teresa Costanza conoscevano l’assassino? Lui non ha reagito

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Aprile 2015 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA
Trifone Ragone e Teresa Costanza conoscevano l'assassino? Lui non ha reagito

Trifone Ragone e Teresa Costanza conoscevano l’assassino? Lui non ha reagito

ROMA – Nessuna reazione, nessun tentativo di difesa, nemmeno un accenno di colluttazione o un tentativo in extremis di proteggersi, o proteggere la sua fidanzata. Trifone Ragone non ha avuto alcuna difesa davanti all’assassino che l’ha freddato con alcuni colpi di pistola mentre era in auto con la fidanzata Teresa Costanza, uccisa anche lei.

Da qui il sospetto che i due conoscessero l’assassino. E’ Chi l’ha visto? a svelare alcuni importanti dettagli sulla morte dei due fidanzati uccisi nella loro auto a Pordenone il 17 marzo scorso. Riguardano prima di tutto gli esami balistici, ovvero la traiettoria del proiettile. Trifone è stato colpito per primo e il proiettile lo ha colpito al lato destro della testa, appena sopra l’orecchio. Questo significa che non si è girato davanti a una minaccia, davanti all’assassino. Ripercorriamo mentalmente la scena.

Trifone sta salendo in macchina, lato passeggero, mentre al lato della guida c’è la fidanzata. Compare improvvisamente un misterioso assassino con una pistola in mano davanti alla portiera, al lato passeggero dell’auto. Davanti a uno sconosciuto, a una minaccia, a una pistola, chiunque si sarebbe girato a guardare il faccia quella minaccia, quella pistola, quel misterioso assassino. E invece Trifone non lo fa. Perché non ha tempo di reagire, nemmeno di girarsi? O, ipotizzano gli inquirenti, perché aveva appena finito di parlare con questa persona e quindi sapeva già della sua presenza al lato della auto mentre lui si accinge a sedersi sul sedile?

Trifone muore, con il piede destro ancora a terra e lo sportello aperto: viene freddato mentre sale in auto. Teresa invece vede. Vede e sente quei colpi improvvisi, un proiettile le ferisce il labbro. Un testimone racconta di aver sentito un urlo di donna strozzato. L’assassino poi spara a lei, sempre alla testa, un proiettile colpisce il finestrino che si rompe. Teresa verrà trovata con la testa appoggiata sullo sportello, i capelli biondi fanno capolino dal finestrino rotto. Ha visto l’assassino, e forse è stata uccisa perché non parlasse.