TripAdvisor, critica un ristorante e riceve attacchi omofobi dal gestore: “Checca repressa”
Pubblicato il 11 Agosto 2017 - 06:34 OLTRE 6 MESI FA
GENOVA – Va a mangiare in un ristorante, su TripAdvisor critica il servizio e il gestore del locale replica, sullo stesso sito, dandogli della “checca impazzita e repressa”.
E’ quel che è accaduto a Umberto, stylist genovese di 32 anni. Nei giorni scorsi si trovava in Sicilia insieme ad alcuni amici quando il gruppo è andato a cenare all’osteria “Bell’Antonio” di Catania, come racconta Licia Casali sul Secolo XIX.
“Abbiamo cercato su Internet un ristorante dove cenare e abbiamo scelto questo locale perché aveva un punteggio alto – ha raccontato Umberto – In effetti si tratta di un posto centrale ed elegante dove si mangia discretamente bene. Peccato per il servizio: abbiamo aspettato cinquanta minuti gli antipasti, dei crudi di pesce, e quando abbiamo chiesto spiegazioni siamo stati aggrediti dal maitre di sala”.
Rientrato a casa Umberto ha recensito il locale, dandogli un punteggio basso e spiegando sul sito:
“Servizio pessimo e camerieri superficiali – si legge nella recensione – il responsabile ci aggredisce giustificandosi senza lasciar spazio alle nostre lamentele. Ricordo i tempi educati in cui il cliente aveva sempre ragione e la capacità di scusarsi per l’attesa era di default nel lavoro di un responsabile di sala. Ristorante terribilmente sopravvalutato”.
Poche ore dopo arriva la replica del gestore del ristorante:
“Incompetente e maleducato ci sei tu – scrive – Abbiamo notato subito dal tuo atteggiamento che eri isterico (pardon scusa) isterica, hai tenuto tutta la sera un comportamento da Chec.. impazzita e repressa! Ma per risolvere i tuoi problemi e trovare un po’ di serenità invece di andare a rompere in qualche altro ristorante ti consiglio di andare a fare un po’ di volontariato al Cara di Mineo (centro di accoglienza per richiedenti asilo, ndr) dove potrai dare il meglio di te, tu mi capisci verooooo!! A proposito guardando la tua foto mi sorge spontanea una domanda: ma in testa cosa porti al posto dei capelli? Un cesso per colombe??”.
La replica di Umberto:
“Sono rimasto choccato. E’ vero, sono gay, ma non ostento la mia omosessualità. E poi cosa c’entra il mio orientamento sessuale col piatto di pesce? Mica mi sono messo a ballare YMCA dei Village People sui tavoli”.
Il giovane cliente ha contattato Tripdavisor:
“Penso che dovrebbe tutelare tutti, sia i ristoratori che i recensori, da qualsiasi tipo di aggressione: questa è discriminazione sessuale, non esistono altre definizioni. Dal portale mi aspettavo la cancellazione del commento, che è arrivata dopo una settimana, dal ristoratore. Le scuse che invece sto ancora aspettando. (…) Un attacco alle mie preferenze sessuali non ha senso e non è giustificabile in nessun modo: sto valutando una querela per evitare che altri debbano essere essere umiliati in questo modo greve”.