Truffa su Facebook: finti ‘principi azzurri’ per ottenere soldi dalle ‘amiche’

(Foto di repertorio)

TORINO – Si fingevano uomini interessati alla nuova “amica” conosciuta su Facebook. Chattavano con lei. Si mostravano attenti e affettuosi, colti e cortesi. Ad un certo punto parlavano di una malattia improvvisa o di un inaspettato problema finanziario, e con questa scusa riuscivano a convincere la malcapitata di turno a spedire loro dei soldi tramite il money transfert.

Per la truffa del “finto Principe Azzurro” sono state arrestati dieci uomini, otto nigeriani e due italiani, tra Italia, Stati Uniti, Germania, Belgio, Regno Unito e Cina. Avevano messo in piedi un giro di affari per 2,5 milioni di euro.

I nomi dei due italiani coinvolti nell’inchiesta erano comparsi anche nell’ambito delle indagini sull’omicidio del consigliere comunale di Torino alberto Musy. Come scrive il Messaggero, i due si erano affidati a un sedicente avvocato, già in carcere per reati fallimentari, in contatto con il gruppo guidato da Francesco Furchì (condannato all’ergastolo per l’assassinio di Musy) nel tentativo di scalata alla società ferroviaria Arenaways.

La stessa organizzazione si intrometteva anche nella corrispondenza commerciale di alcune aziende, alterando le coordinate bancarie in modo che il denaro venisse dirottato sui propri conti. In tutto sono venti gli indagati nell’ambito dell’operazione, condotta in collaborazione con Europol e Fbi.