Truffe e ricatti online, casi in aumento. Crescono anche gli “stupri virtuali”

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Gennaio 2019 - 12:30| Aggiornato il 26 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Aumentano i casi di ricatti e truffe online. La polizia postale ha contato 940 casi nel 2018. Un dato per difetto, perché gli investigatori ritengono che quanto emerso sia parziale e fortemente ridotto rispetto alla reale entità del fenomeno. Sono venti le persone denunciate e due le persone arrestate in Italia nel 2018. 

Inoltre, anche grazie a una complessa attività condotta in ambito internazionale in collaborazione con la Gendarmerie Royale del Marocco, tramite gli organi di coordinamento istituzionali, sono stati arrestati 23 cittadini marocchini destinatari delle transazioni finanziarie provento di estorsioni a sfondo sessuale.

Dal mese di gennaio ad oggi sono state denunciate 955 persone e otto persone sono state arrestate per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie sui social network, minacce e trattamento illecito di dati personali. Tra i reati contro la persona, in costante aumento sono le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o che sono note. In questo ambito, nel 2018 sono state denunciate 685 persone.

Si registra inoltre una continua evoluzione nella tipologia dei reati commessi. L’ultima modalità della violenza sulle donne è il fenomeno dei cosiddetti ‘stupri virtuali’: all’interno di gruppi chiusi, i partecipanti di sesso maschile condividono foto, ricercate sui social o copiate da contatti whatsapp, di donne ignare, ritratte nella loro vita quotidiana, dando poi sfogo a fantasie violente e comportamenti offensivi.

C’è poi da dire che l’aumento del numero degli adolescenti presenti sul web ha determinato a sua volta una crescita esponenziale del numero di minorenni vittime di reati contro la persona: dai 104 casi registrati nel 2016 si è passati a 177 nel 2017 e ai 202 casi trattati quest’anno. Le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni. Riguardo all‘hate speech online, sono oltre 5000 gli spazi virtuali monitorati nel 2018 per condotte discriminatorie di genere, antisemite, xenofobe e di estrema destra. 

Quanto alle truffe online, anche queste sono in continua crescita: nel 2018 la Specialità della Polizia di Stato ha denunciato 3.355 persone, e ne ha arrestato 39; ha sequestrato 22.687 spazi virtuali, ha ricevuto e trattato circa 160.000 segnalazioni di truffe o tentate truffe. Significativa l’attività volta sulle cosiddette frodi delle assicurazioni: questa tipologia di truffa viene commessa attraverso la commercializzazione di polizze assicurative ricorrendo alla creazione di portali, in taluni casi con riproduzioni di pagine web di compagnie note, sulle quali sono promosse polizze assicurative temporanee false, esercitando in tal modo l’attività di intermediazione assicurativa senza essere iscritti al registro degli intermediari assicurativi. Il rischio grosso è di ritrovarsi convinti di aver stipulato, e pagato, un’assicurazione che in realtà non esiste.