Tunisia manda indietro 6mila tonnellate di rifiuti: verranno stoccate a Serre (Salerno), cittadini in rivolta

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 22 Febbraio 2022 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA
La nave Arkas in partenza dalla Tunisia

La nave Arkas in partenza dalla Tunisia (foto Ansa)

Domenica 20 febbraio è arrivata al porto di Salerno la nave Arkas proveniente dalla Tunisia con al suo interno 213 container di rifiuti domestici che corrispondono a 6mila tonnellate. Le ecoballe erano partite dal porto di Sousse dopo che si è scoperto che erano state importate e smaltite illegalmente da una società tunisina. I rifiuti, provenienti dalla Campania, in base ad un accordo tra Tunisia e Italia devono ora tornare al mittente.

La vicenda risale all’estate 2020, quando le dogane tunisine scoprirono questi rifiuti domestici, la cui esportazione è vietata dalla legislazione di Tunisi e dalle convenzioni internazionali. I rifiuti vennero presentati amministrativamente dall’azienda importatrice come rifiuti plastici “non pericolosi”.

Sul caso venne aperta in Tunisia prima un’indagine amministrativa e poi una penale che ha visto indagate 26 persone per corruzione, compresi i funzionari della dogana e l’ex ministro dell’Ambiente, Mustapha Aroui, che venne arrestato. Sei persone sono ancora in custodia cautelare in carcere, mentre il manager dell’azienda importatrice risulta in fuga. Sulla vicenda si attendono tuttavia ancora diverse pronunce giudiziarie in Tunisia e Italia.

La vicenda delle ecoballe in Campania

Si tratta, scrive il Corriere della Sera, dell’ennesimo capitolo della tragicomica vicenda legata alle ecoballe in Campania. 

Ora a Serre (comune della provincia di Salerno) si sta preparando una rivolta di residenti e istituzioni. I rifiuti saranno infatti destinati, teoricamente per un periodo di tempo limitato, nel sito di stoccaggio temporaneo predisposto nel comprensorio militare di Persano che si trova per l’appunto nel comune di Serre.

Sindaco Serre chiama alla mobilitazione

Da oggi martedì 22 febbraio il sindaco Franco Mennella ha convocato alla mobilitazione i suoi cittadini. Il sindaco, su Facebook, ha inviato a costruire dei presidi permanenti. “Oltre che perseguire tutte le vie legali e amministrative, porteremo avanti ogni forma di protesta pacifica sul campo”. Protesta che servirà a “scongiurare l’arrivo dei container carichi di rifiuti”.

Il sindaco ha chiesto aiuto anche agli abitanti dei comuni vicini. Un aiuto a “partecipare a questa importante e vitale battaglia per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica”.