Tunisino espulso a Ravenna. Scriveva: “Sono indeciso se fare strage o no”

Tunisino espulso a Ravenna. Scriveva: "Sono indeciso se fare strage o no"
Immagini di repertorio

RAVENNA – Con provvedimento firmato dal ministro dell’Interno Marco Minniti, per “motivi di sicurezza dello Stato”, è stata eseguita oggi la seconda espulsione del 2017. Salgono così a 134 i soggetti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi.

Si tratta di un 26enne tunisino residente a Ravenna, titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo rilasciatogli nel 2011 perché sposato con una cittadina italiana con la quale, peraltro, non conviveva più, rimpatriato dalla frontiera aerea di Roma-Fiumicino con volo diretto a Tunisi. Grazie alle indagini svolte dai servizi di sicurezza e di prevenzione, è stato accertato che lo straniero aveva stretto amicizia “virtuale” con un aspirante foreign fighter tunisino sottoposto a fermo nel 2015 prima che partisse da Ravenna per raggiungere il teatro siro-iracheno e attualmente detenuto per reati di terrorismo.

Inoltre, è stato documentato che aveva postato sul suo profilo Facebook le frasi “sono indeciso se fare il bravo o fare una strage, ci devo pensare” e “sei divina come una macchina degli sbirri che brucia”.In una nota il Viminale spiega che “all’esito di una successiva perquisizione condotta nei suoi confronti sono stati, altresì, sequestrati dispositivi informatici nei quali sono stati rinvenuti file di propaganda jihadista che ne documentavano la sua deriva verso l‘islam radicale”.

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