Ubriachi al volante: paga di più chi beve poco

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2015 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA
Ubriachi al volante: paga di più chi beve poco

Ubriachi al volante: paga di più chi beve poco

ROMA – Chi viene sorpreso alla guida ubriaco può beneficiare della grazia per i reati minori prevista dall’ordinamento penale. Ma solo se si superano i valori soglia che fanno scattare il procedimento penale, cioè quello più alto fissato a 0,8 g/l. Mentre chi ha bevuto meno ma comunque al di sopra del limite di 0,5 g/l che fa scattare solo sanzioni amministrative non ha scampo. E’ quanto risulta da una recente sentenza della Cassazione che ha annullato una condanna penale per guida in stato di ebrezza inflitta ad un automobilista romano, applicando la nuova legge sulla “tenuità del fatto”. 

Secondo la nuova norma, sono “non punibili” quei reati di lieve entità per i quali è prevista la sola pena pecuniaria o la detenzione non superiore ai 5 anni. Per stabilire la tenuità del fatto la legge indica come criteri di valutazione: la modalità della condotta, l’esiguità del danno e la non abitualità nel comportamento. Tradotto significa che se si viene fermati con un tasso alcolico superiore ai limiti di legge ma si mantiene comunque una condotta di guida regolare, a velocità moderata e senza commettere altre infrazioni allora il giudice può cancellare la condanna con un colpo di spugna.

Per i supremi giudici inoltre il fatto “può essere ritenuto di particolare tenuità” e dunque perdonato “laddove vi sia da parte degli operatori di polizia giudiziaria intervenuti il mancato riscontro d’una condotta concretamente pericolosa”. E con la cancellazione del reato vengono annullate anche le sanzioni amministrative parallele, cioè la multa che parte da un minimo di 500 euro e la sospensione della patente, per almeno 3 mesi. Morale: chi beve di meno rischia di pagare un conto decisamente più salato di chi ha alzato maggiormente il gomito, abbastanza da commettere un mini-reato e cavarsela con questa scappatoia.