Uccide la vicina e la fa a pezzi. Poi col tritacarne…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2016 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA

MESTRE – Insieme alla sega elettrica, aveva acquistato da poco anche un tritacarne industriale. Riccardo Torta, malato psichico, l’uomo che ha ucciso la vicina Nelly Pagnussat a martellate per poi farla a pezzi a colpi di motosega, come raccontano gli investigatori, aveva anche acquistato un tritacarne industriale. Probabilmente, spiegano sempre gli investigatori, l’uomo, dopo aver fatto a pezzi la vicina, avrebbe voluto usare il tritacarne per nascondere ogni traccia del cadavere. Un dettaglio terrificante di una storia già macabra.

La difficile storia personale di Riccardo Torta, 68 anni – questo il nome dell’arrestato – la conoscevano del resto anche i condomini. Nel lontano 1973 era stato coinvolto nell’omicidio di un militare della Guardia di Finanza, che aveva colpito mortalmente con una lastra di travertino lanciata dal Ponte dell’Accademia, mentre l’uomo ed un collega transitavano con un barchino delle ‘fiamme gialle’ in Canal Grande. Da allora Torta era sempre stato seguito dai servizi psichiatrici.

Venerdì 15 gennaio Riccardo Torta ha ucciso la vicina, probabilmente colpendola più volte con un martello. Secondo fonti investigative, l’omicida aveva iniziato a sezionare il corpo della vittima, forse con l’intento di disfarsi in seguito del cadavere. Arrivato l’allarme al 113, subito sul posto sono giunti gli uomini della squadra mobile della Questura di Venezia, gli agenti delle forze speciali, medici del Suem e del servizio psichiatrico. Torta però era intanto rientrato nel suo appartamento, asserragliandosi all’interno. Gli inquilini del palazzo sono stati fatti uscire dalle case, inizialmente con la scusa che nel condominio c’era una fuga di gas. Nel frattempo è iniziata la delicata trattativa con il 68enne, che verso le ore 22 ha ceduto, ha aperto la porta ed ha fatto entrare i poliziotti, senza opporre resistenza (foto Ansa).