Ucciso a 17 anni per difendere la ex. La Cassazione annulla la pena

Pubblicato il 8 Febbraio 2012 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – La prima sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'appello di Lecce (del 17 novembre 2010) che condannava a 17 anni di reclusione Luigi Caffa, ritenuto colpevole di sequestro di persona, concorso in omicidio premeditato e occultamento di cadavere di un ragazzo di 17 anni, Joseph De Stradis, compiuto il 23 aprile 2004 sulla spiaggia di Torre Borraco, sul litorale di Manduria, nel tarantino.

Il corpo della vittima venne trovato la mattina seguente, semicoperto dalla sabbia: secondo l'accusa, De Stradis venne ucciso per avere preso le difese della sua ex fidanzata che era stata molestata da Francesco Fullone, successivamente arrestato e condannato alla pena di 30 anni di reclusione con sentenza definitiva. Fullone e' successivamente morto in carcere.

L'annullamento fa riferimento ai reati di sequestro di persona e di omicidio premeditato, che l'imputato ha sempre respinto, ma non all'occultamento di cadavere al quale Caffa ha confessato di aver partecipato. Per tutti i reati erano stati condannati con sentenza divenute definitive Fullone, falegname di Oria (Brindisi) con precedenti penali, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio, e un minorenne che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, condannato a 11 anni.

Secondo l'accusa, dopo avere preso le difese della sua ex fidanzata, De Stradis venne condotto in una zona appartata da alcune persone, legato con un filo di ferro e colpito a morte con un corpo contundente. Poi il suo corpo venne seminascosto nella sabbia sul litorale di Torre Borraco.

Dopo l'annullamento con rinvio della Suprema Corte, che ha accolto i rilievi dei difensori dell'imputato, avv.Matteo Murgo del foro di Bologna e Fortunato Calo' del Foro di Brindisi, Caffa dovra' comparire dinanzi a una diversa sezione della Corte d'assise d'appello per un nuovo processo di secondo grado.