Ucraina: è scontro ai vertici sull’eroe scomodo

Pubblicato il 8 Marzo 2010 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

Viktor Yushchenko

Tensione in Ucraina tra l’ex presidente Viktor Yushchenko e l’attuale capo dello Stato Viktor Yanukovych. In particolare a Yushchenko non piace che il nuovo presidente sia andato in visita a Mosca. E che ci sia andato promettendo di riconsiderare il riconoscimento di Stefano Bandera come eroe nazionale ucraino. Mossa che Yushchenko definisce una «resa degli interessi nazionali».

Partiamo dall’inizio. Sin dalla caduta dell’Unione Sovietica, in tutte le cosidette “repubbliche gemelle” ripresero forza quei sentimenti di ostilità e astio tra vicini che il comunismo aveva solo sopito e congelato. Argomento di ennesima contesa storica fra Ucraina, Polonia e Russia è stato il decreto, firmato il 22 gennaio proprio dall’ex presidente ucraino Yushchenko, che conferisce la decorazione (postuma) di «eroe dell’Ucraina» al leader nazionalista Stefano Bandera. Chi era Bandera? Un collaborazionista dei tedeschi che durante la Seconda Guerra mondiale, a capo dell’ “Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini-Esercito Insurrezionale Ucraino” (Oun-Upa) combatté nelle regioni occidentali ucraine contro polacchi e sovietici.

Quello che per gli ucraini, specialmente delle provincie dell’Ovest, più nazionaliste e teatro della guerriglia dell’Oun-Upa, è un eroe nazionale al pari di un Michael Collins per gli irlandesi, agli occhi di Mosca e Varsavia è nulla più che un volgare terrorista, collaborazionista con i nazisti e, per la Polonia, autore di genocidi ai danni delle popolazioni polacche di confine.

L’attuale capo dell’Ucraina, Yanukovych, si è sentito quasi in dovere di promettere a Mosca di riconsiderare questa “decroazione postuma” così ingombrante. Quantomeno per evitare, ancora oggi, attriti con quella che comunque rimane una delle nazioni più forti del mondo.