Udine: lei non vuole sposarlo e lui la uccide con l’accetta

Pubblicato il 7 Luglio 2011 - 22:55 OLTRE 6 MESI FA

UDINE – Non ci sono quasi più dubbi. Il movente dell’efferato omicidio commesso giovedì mattina nel bosco in località La Vuache a Osoppo (Udine) è di natura sentimentale. Il presunto assassino, Ahmed Mohamed Yassin, 53 anni, egiziano da tempo residente a Osoppo, non ha digerito il rifiuto della compagna alla sua proposta di matrimonio.

Ne è nato un violento litigio, cominciato alle 8.30 sotto casa della vittima, Giulia Candusso, 45 anni di Gemona (Udine), e terminato nel bosco di Osoppo. Tragico l’epilogo. Yassin estrae un’accetta, presa in casa di Augusto Casasola, l’uomo che lo ospitava dal 25 maggio, e colpisce la donna. Il primo colpo la prende alle spalle. Poi viene colpita in testa da almeno 4 fendenti, uno al lato destro del capo le provoca una profonda ferita e una copiosa perdita di sangue.

A ritrovare la donna è un suo vicino di casa che, insospettito dal violento litigio, li segue. Ma quando arriva nel bosco che Giulia gli ha confidato essere luogo frequentato con Ahmed è ormai troppo tardi. La donna è già stesa a terra, senza vita. E lui non può far altro che lanciare l’allarme. Sono le 9.30. Comincia subito la caccia all’uomo che si conclude nel raggio di pochi chilometri.

Il presunto omicida viene trovato in casa a Osoppo, pronto per farsi un bagno, come aveva chiesto, agitato e tutto sudato, al suo padrone di casa. Addosso a Yassin non vengono trovate tracce di sangue, così come ripulita e riposta sullo scaffale degli attrezzi sembra anche l’arma del delitto. L’uomo viene portato in caserma a Osoppo e dopo essersi trincerato nel silenzio, in attesa dell’avvocato d’ufficio, risponde alle domande del pm Alessandra Burra titolare delle indagini.

La confessione attesa, però, non arriva. Gli elementi raccolti in una giornata frenetica di indagini dai carabinieri di Osoppo, del nucleo operativo di Tolmezzo e investigativo di Udine, sono comunque sufficienti a far scattare l’arresto in quasi flagranza. Omicidio volontario le accuse finora contestate all’egiziano. Ma la sua posizione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore, con la contestazione delle aggravanti dei futili motivi, della crudeltà e, forse, della premeditazione.

Nelle prossime ore l’uomo verrà condotto davanti al gip di Tolmezzo per la convalida dell’arresto, poi sara’ nuovamente sentito dagli inquirenti. Nel frattempo venerdì dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo della donna. L’incarico è già stato conferito al medico-legale Carlo Moreschi.