Umbertide, bimbi uccisi in casa. Il padre: “Ho fatto quello che ci vuole”

Pubblicato il 8 Novembre 2012 - 18:31 OLTRE 6 MESI FA

Umbertide, bimbi uccisi in casa. Il messaggio del padre: “Ho fatto quel che ci voleva” (foto Ansa)

UMBERTIDE (PERUGIA) – “Ho fatto quel che ci vuole”: è quanto avrebbe scritto Mustapha Hajjaji, il padre dei due bimbi uccisi martedì sera in un’abitazione di Umbertide, in provincia di Perugia, in un messaggio rinvenuto dai carabinieri nella sua casa di Città di Castello. Gli inquirenti pensano a un omicidio premeditato dei due figli per via di questa e altre scritte in arabo trovate sulla scena del delitto che lascerebbero trasparire la volontà di uccidere qualcuno.

Dall’indagine dei carabinieri è tra l’altro emerso come l’uomo fosse a conoscenza del fatto che martedì sera la moglie sarebbe stata al lavoro come sempre faceva. Da Città di Castello ha quindi raggiunto la periferia di Umbertide con un’auto fino a pochi giorni prima in uso alla moglie. La donna l’aveva restituita all’uomo portando con sé i due bambini. La vettura è stata trovata vicino all’abitazione del duplice delitto.

Il marocchino di 44 anni è accusato di aver ucciso il figlio di otto anni e la figlia di dodici nell’abitazione della moglie, dalla quale si stava separando. Il movente sarebbe legato alle liti con la moglie, che si rifiutava di indossare il velo e lo aveva lasciato. Nella casa i carabinieri hanno recuperato il coltello ritenuto l’arma del delitto. Con lo stesso coltello il marocchino avrebbe poi  tentato di uccidersi ferendosi alla gola. L’uomo è ora ricoverato in ospedale in gravi condizioni, piantonato dal personale dell’Arma.