Unipol, Fassino parte civile in caso di processo a Berlusconi

Pubblicato il 22 Settembre 2011 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 22 SET – L’ex leader dei Ds e sindaco di Torino, Piero Fassino, è pronto a costituirsi come parte civile nell’udienza preliminare a carico di Silvio Berlusconi, che deve essere fissata dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Milano per la vicenda di fuga di notizie sull’intercettazione tra l’allora segretario dei Ds e Giovanni Consorte. Lo ha spiegato il suo legale, l’avvocato e professore Carlo Federico Grosso.

Fassino potrà formalizzare la costituzione di parte civile quando verrà fissata l’udienza preliminare a carico di Berlusconi, in seguito alla quale il giudice dovrà decidere se mandare o meno a processo il premier. L’avvocato Grosso ha spiegato che la costituzione anche nei confronti del presidente del Consiglio è un passaggio ”logico”, perché l’ex leader dei Ds si è già costituito come parte civile nei procedimenti che hanno riguardato gli altri ”protagonisti” della vicenda.

Fassino ha ottenuto un risarcimento per danni morali di 40mila euro nel processo con rito abbreviato che ha condannato l’imprenditore Fabrizio Favata a 2 anni e 4 mesi. Inoltre, il sindaco di Torino è parte civile nel processo a carico del fratello del premier, l’editore de ‘il Giornale’, Paolo Berlusconi (la prima udienza è fissata per il 4 ottobre).

La telefonata del luglio 2005 in cui Fassino diceva a Consorte ”allora abbiamo una banca!’‘ venne pubblicata dal quotidiano della famiglia Berlusconi il 31 dicembre del 2005, scatenando numerose polemiche politiche. Lo stesso gip Stefania Donadeo che ha disposto l’imputazione coatta per il premier, ha spiegato che il nastro con l’intercettazione fu un ”regalo” fatto dagli imprenditori Favata e Roberto Raffaelli e da Paolo Berlusconi al presidente del Consiglio, in vista delle elezioni politiche del 2006.