Università di Padova, due professori “licenziati” dagli studenti

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2013 - 08:18 OLTRE 6 MESI FA

uniROMA – “Licenziati” dagli studenti. Ritardi, assenze, colloqui al bar anzichè in facoltà. Sarebbero queste le pecche di due professori (esterni) dell’università di Padova a cui non è stato rinnovato il contratto anche grazie ai cattivi “voti” ricevuti dagli studenti. E’ successo alla facoltà di Economia dell’università veneta.

Dal 2005 è obbligatorio in tutta Italia il questionario di valutazione a fine corso. Gli studenti devono dare un voto, rispondendo a varie domande, alla qualità dell’insegnamento di ogni professore di cui hanno seguito il corso. Puntualità, disponibilità, professionalità. E nel caso dei due prof le valutazioni sono state molto basse.

Ma prima di arrivare alla scelta di non rinnovare il contratto c’è stato un confronto nel consiglio di dipartimento, come racconta il Corriere della Sera:

Succede all’università di Padova, dipartimento di Scienze economiche e aziendali, dove due professori (esterni) si sono visti negare il rinnovo del contratto per la valutazione negativa fatta dagli studenti. La reazione causa-effetto non è così immediata: se rinnovare o no l’incarico lo decide, a maggioranza, il consiglio di dipartimento. Che in questo caso, però, si è spaccato (10 voti a 11) dopo che gli studenti avevano lamentato le mancanze dei due prof (ritardi, colloqui svolti al bar e non in facoltà, assenza di indicazioni sui criteri di assegnazione dei voti), «certificate» dal feedback negativo ricevuto nei questionari annuali (obbligatori dal 2005) che misurano il gradimento degli studenti verso i docenti.

«La nostra è un’epoca grillina — si è difeso uno dei “bocciati” sul Corriere del Veneto —: le minoranze strillano e ottengono». Strapotere degli studenti? «Chi frequenta un’università pubblica paga ed è giusto che pretenda qualità. I questionari di valutazione sono uno strumento utile per ottenerla» commenta Pierdomenico Perata, rettore della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.