Università Statale di Milano, Tar boccia numero chiuso nelle facoltà umanistiche: test annullati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2017 - 18:35 OLTRE 6 MESI FA
Università Statale di Milano, Tar boccia numero chiuso nelle facoltà umanistiche: test annullati

Università Statale di Milano, Tar boccia numero chiuso nelle facoltà umanistiche: test annullati

MILANO – Il Tar del Lazio ha bocciato il numero chiuso alle facoltà umansitiche della Università Statale di Milano.

Con un’ordinanza pubblicata oggi, il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso portato avanti dall’associazione studentesca Udu con cui veniva chiesto che fossero sospesi i test d’ingresso per i corsi di laurea in Lettere, Filosofia, Beni Culturali, Geografia e Storia. Il pronunciamento è sintetizzato in una formula stringata: “Ritenuto (…) che il ricorso evidenzi sufficienti profili di fondatezza – si legge nel documento del tribunale – il Tar (…) sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati”.

Una decisione, quella del Tar,che  dovrebbe garantire a tutti l’iscrizione (con riserva) al corso di laurea scelto, a prescindere dai tetti previsti dall’ateneo. Respinta dunque la volontà del Senato Accademico di via Festa del Perdono che a maggio aveva votato per l’introduzione del numero chiuso nelle umanistiche.

Esultano i ricorrenti, dopo che nei mesi scorsi non erano mancate tensioni in ateneo per la decisione di procedere con gli sbarramenti per tutti. “Avevamo denunciato sin da subito come la delibera adottata dagli organi accademici contenesse vizi formali e sostanziali, mancando di fatto sia una maggioranza vera che il rispetto della normativa nazionale, prima su tutte la legge 264/99”, ha detto l’avvocato Michele Bonetti. “Avevamo denunciato come la sordità dimostrata da chi doveva rappresentare tutta la comunità accademica aveva segnato un pericoloso precedente, oltre che un danno per il diritto allo studio di migliaia di studenti che volevano scegliere liberamente il corso del loro futuro. Ora che il Tar del Lazio ci ha dato ragione – è la conclusione del legale che ha portato avanti la battaglia dei ragazzi – possiamo dirci estremamente soddisfatti per una vittoria storica che ha riflessi nell’immediato sul futuro di tutti coloro che avrebbero dovuto sostenere il test nei prossimi giorni e sulle decisioni presenti e future prese da quegli atenei che hanno introdotto programmazioni dell’accesso illecite”.