Claudio Pinti, arrivano le telefonate delle potenziali vittime
Pubblicato il 15 Giugno 2018 - 01:15 OLTRE 6 MESI FA
ANCONA – Le prime telefonate delle donne che hanno avuto rapporti non protetti con Claudio Pinti, il presunto untore dell’Hiv, sono arrivate alla Questura di Ancona. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Dopo l’appello lanciato dalla polizia in seguito all’arresto dell’uomo, accusato di aver avuto rapporti con varie partner senza informarle della sua condizione di sieropositivo, le donne hanno iniziato a farsi avanti.
Il 13 giugno infatti le autorità hanno divulgato il nome e la foto di Pinti, invitando chi avesse avuto rapporti con lui a mettersi in contatto con la Questura. Le prime telefonate, stando a quanto appreso dall’Ansa, sono giunte da donne e uomini.
L’indagine lampo condotta dalla Squadra Mobile di Ancona e dal reparto centrale Operativo della polizia, culminata con l’arresto di Pinti, è partita dalla denuncia della ex compagna dell’uomo, che aveva scoperto di essere sieropositiva dopo qualche mese di relazione.
Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno ricostruito i contatti via chat o social di Pinti, che frequentava anche siti di incontri sessuali. La precedente compagna dell’uomo è morta mesi fa e tra gli aspetti da chiarire è se abbia contratto l’infezione da lui.