Va a 30km/h sull’A28, sperona polizia e si taglia le vene in diretta Instagram: la delirante protesta contro il caro-vita

Pamela, ragazza bulgara di 26 anni, ha bloccato il traffico sull'autostrada: "Vi pulite il c. con le nostre vite. Basta!", ha urlato, prima di essere fermata da tre pattuglie della polizia stradale ed essere infine accompagnata in ospedale.

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Ottobre 2022 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA
Va a 30km/h sull'A28, sperona polizia e si taglia le vene in diretta Instagram: la delirante protesta contro il caro-vita

Va a 30km/h sull’A28, sperona polizia e si taglia le vene in diretta Instagram: la delirante protesta contro il caro-vita

Ha bloccato il traffico in autostrada, percorrendo a 30 km/h l’A28 Portogruaro-Conegliano, poi ha speronato due auto della polizia e infine ha tentato il suicidio, tagliandosi le vene. Il tutto in diretta Instagram: è la protesta delirante contro il caro-vita messa in scena da Pamela, una ragazza bulgara di 26 anni.

La donna, alla guida di una Ford Fiesta ha percorso l’autostrada con un cartello appeso sul lunotto in cui spiegava le ragioni del suo gesto. “Non posso fermarmi, ci state uccidendo! Vi pulite il c. con le nostre vite. Basta!”, ha urlato, prima di essere fermata da tre pattuglie della polizia stradale ed essere infine accompagnata in ospedale.

Protesta contro il caro-vita, la diretta social

La giovane, che ha un profilo Instagram con pochi post ma ben 8 mila follower, ha lanciato la sua protesta con un appello sui social nel giorno del suo compleanno.

“Sto restando senza soldi e non ho niente da perdere – dice dal bagno di un hotel – Voglio fare questa cosa per tutti: vado ai 30 all’ora da Pordenone a Milano, a trovare un amico”.

Quindi l’appello ai follower: “Chi vuole si aggiunga”, precisando di non voler “dare fastidio a nessuno, ma solo rallentare il traffico perché meritiamo attenzione”.

A28, traffico bloccato

La 26enne ha percorso l’autostrada a 30 all’ora per oltre 20 chilometri, rischiando di causare tamponamenti a catena. La donna che lavora in Amazon e risulta residente a Codroipo, afferma di essere rimasta senza casa.

Sul cartello attaccato al lunotto posteriore della sua automobile aveva scritto: “Ogni sera mi chiedo dove dormirò e io sono tra quelli più fortunati. Se non è in quest’auto devo pagare almeno 50 euro a notte, tutto ciò pure col ciclo e non avevo dove lavarmi. Mi sento umiliata dal mio governo. Chiedete contratti a tempo indeterminato, affitti e consumi in aumento continuo. Ci state uccidendo! Basta!”.

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