Va a trovare il padre 88enne, lo trova morto a letto. L’ospedale: “Pensavamo dormisse”

Accade a Piombino in Toscana. L'ospedale ha avviato una indagine interna.

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Dicembre 2022 - 10:04 OLTRE 6 MESI FA
ospedale foto ansa

Va a trovare il padre 88enne, lo trova morto a letto. L’ospedale: “Pensavamo dormisse” (foto Ansa)

Va a trovare il padre ricoverato in ospedale ma lo trova senza vita. Accade al presidio Villamarina di Piombino in Toscana. L’uomo era ricoverato nel reparto di Medicina: è stata la stessa donna, Lucia Cataldo, a raccontare quanto successo al padre Cristoforo che aveva 88 anni. E dopo la sua denuncia l’Asl ha aperto un’inchiesta. 

Trova il padre morto nel letto dell’ospedale

Il racconto della donna è stato riportato da Fanpage che a sua volta ha citato La Nazione. Quando Lucia è entrata nella stanza lo ha visto a letto con gli occhi chiusi. Si è avvicinata e ha scoperto che l’uomo era freddo. Non stava dormendo, era morto. A La Nazione, la donna ha raccontato: “L’ho trovato morto nel suo letto dell’ospedale (in una stanza che il paziente divideva con altre persone ndr). I medici mi avevano detto che non era in pericolo di vita. Erano le 17.20 quando sono entrata in quella stanza con altri degenti, sembrava dormisse. Poi mi sono avvicinata ed era freddo, troppo freddo. Ho compreso che era morto“. L’88enne viveva con la figlia ed aveva diverse patologie. L’ospedale aveva confermato che la situazione era grave ma che non era in pericolo di vita. La donna e il marito hanno aggunto: “Ci domandiamo da quanto tempo era deceduto, perché nessuno ha fatto un giro nelle stanze prima di aprire le porte per il passo delle visite”.

L’Azienda Usl Toscana Nord Ovest ha risposto con un comunicato. Dopo aver fatto le condoglianze alla famiglia Cataldo ha assicurato che “a seguito della segnalazione l’azienda ha immediatamente avviato un’indagine interna per ricostruire quanto accaduto e accertare eventuali problematiche”. L’azienda ha però fatto alcune precisazioni: lo stato di salute di Cristoforo Cataldo era “in una situazione clinica grave e irreversibile come comunicato a più riprese ai figli”.

L’ospedale: “Pensavamo che dormisse”

Nel pomeriggio del 12 dicembre, il giorno del decesso, l’ospedale comunica che “oltre al personale medico erano regolarmente in turno due infermieri ed un operatore socio sanitario quindi tale da garantire una copertura adeguata”. Quindi “il personale sanitario, come da programma, ha eseguito prima il giro igienico e successivamente quello per la somministrazione delle terapie. Nelle cartella clinica viene specificato che al signor Cataldo è stata sottoposta la terapia prevista sia alle 16 sia alle 16.40. Per l’ospedale, l’88enne non destava preoccupazione e, dopo le terapie, sembrava dormire: “Le condizioni del paziente, in stato soporoso (…) apparivano quindi gravi, ma con respirazione ancora presente e in un situazione clinica simile a quella dei giorni precedenti”.

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