Vaccini anti Covid, 10 milioni di italiani devono ancora fare la prima dose

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Settembre 2021 - 18:52 OLTRE 6 MESI FA
Vaccini anti Covid, 10 milioni di italiani devono ancora fare la prima dose

Vaccini anti Covid, 10 milioni di italiani devono ancora fare la prima dose (foto Ansa)

Vaccini anti Covid, 10 milioni di italiani devono ancora fare la prima dose. Sono più di 10 milioni gli italiani sopra i 12 anni, su una popolazione complessiva vaccinabile di oltre 53 milioni, che non hanno fatto neanche la prima dose del vaccino anti Covid.

Il dato degli over 50 senza vaccino

Dall’ultimo report settimanale del governo emerge che 3,5 milioni sono gli over 50 senza alcuna copertura mentre sono poco meno di un milione e 700mila i ragazzi tra i 12 e i 19 anni in attesa.

La fascia tra i venti ed i quarantanove anni 

A questi vanno aggiunti più di 5 milioni di italiani nella fascia tra 20 e 49 anni che portano appunto il totale a oltre 10 milioni.

Il report indica inoltre che negli ultimi 7 giorni sono state somministrate quasi 1,8 milioni di dosi complessive, per un totale dall’inizio della campagna che supera gli 80 milioni. Le dosi distribuite alle regioni sono invece quasi 92 milioni e, dunque, nei frigoriferi ce ne sono oltre 11 milioni.  

Covid, 89% pazienti autoimmuni risponde al vaccino

L’89% dei pazienti che assumono farmaci immunosoppressori per curare una malattia autoimmune sviluppa una risposta immunitaria dopo la vaccinazione contro Covid-19. Tuttavia, la risposta è più bassa rispetto alla popolazione sana vaccinata.

È questo il risultato di uno studio americano coordinato dalla Washington University School of Medicine di St. Louis e pubblicato sugli Annals of Internal Medicine.

“Alcuni dei nostri pazienti – ha spiegato in una nota Alfred Kim, uno degli autori dello studio – non vedono il vantaggio della vaccinazione perché pensano che i farmaci che stanno assumendo per curare la malattia impediranno loro di produrre una risposta immunitaria.

Quello che abbiamo scoperto in questo studio è che la stragrande maggioranza dei pazienti immunocompromessi con malattie autoimmuni è in grado di avere risposte anticorpali dopo la vaccinazione Covid-19″.

La ricerca ha coinvolto 133 persone affette da patologie autoimmuni.  Soprattutto con malattie infiammatorie croniche intestinali e artrite reumatoide, che avevano ricevuto la vaccinazione con Pfizer o Moderna tra la fine del 2020 e la primavera del 2021.

I ricercatori hanno prelevato campioni di sangue due settimane prima di ricevere la prima dose ed entro tre settimane dopo la seconda. Misurando i livelli di anticorpi dei volontari. Le analisi hanno mostrato che l’88,7% dei partecipanti avevano prodotto anticorpi contro il virus.

Tuttavia, l’entità della risposta immunitaria è risultata essere più debole rispetto a quella riscontrata in un gruppo di volontari sani.

In particolare, i pazienti con i peggiori risultati era quelli in trattamento con corticosteroidi o con farmaci diretti contro i linfociti B (rituximab e ocrelizumab).

“Nessuno sa quale livello minimo di anticorpi è necessario per dare protezione”. Hanno chiarito i ricercatori, che hanno annunciato che continueranno a seguire i pazienti per verificare gli effetti della terza dose di vaccino.