Vaccino Covid: vaccinati “Altro” sono 832mila, Figliuolo alle Regioni: ditemi chi sono

Ci sono 832mila che rientrano nella categoria “Altro” dei vaccini anti Covid. Vaccinati che forse non avrebbero i requisiti per essere stati già vaccinati. Ma che hanno ricevuto il vaccino. E ora il commissario Figliuolo chiede i nomi alle Regioni.

Perché queste persone hanno ricevuto l’ok dalle Regioni per entrare nei calendari vaccinali. E il commissario vuole ora capire a che titolo sono state rilasciate queste autorizzazioni.

Vaccinati “Altro”: chi sono gli 832mila che hanno ricevuto il vaccino?

E allora chi sono queste 832mila persone per cui le Regioni hanno chiesto il vaccino? Non si tratta di sanitari, né di persone che rientrano nelle altre categorie finora destinatarie del vaccino (forze dell’ordine, personale scolastico, ospiti e operatori delle Rsa, etc.). Infatti, quando le Asl li registrano, li derubricano sotto la non precisata categoria “altro“.

Secondo i carabinieri del Nas con quelle dosi si sono vaccinati amministrativi, finti volontari di Protezione civile, dipendenti delle agenzie regionali, finti collaboratori di studi medici, in alcuni casi anche politici.

Anche l’Antimafia si è occupata della categoria “Altro”. Dopo aver registrato che in alcune regioni (Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta) questa voce poteva persino superare quella delle categorie aventi diritto.

Figliuolo ammonisce le Regioni sulle categorie da vaccinare

Le Regioni devono vaccinare le persone più fragili e le classi d’età più a rischio “in proporzione tale da garantire la loro messa in sicurezza” prima di aprire le prenotazioni agli under 60. E’ l’indicazione perentoria in un comunicato del commissariato all’emergenza Covid guidato da Francesco Figliuolo

“Dai dati in possesso della Struttura Commissariale è emerso che le categorie poste in priorità dall’ordinanza numero 6 del 9 aprile (persone fragili ed appartenenti alle classi di età più esposte e vulnerabili qualora infettate dal virus SARS-CoV-2) – si legge nella nota -non risultano ancora coperte da vaccino in proporzione tale da garantire, ad oggi, la loro messa in sicurezza. La Struttura Commissariale ha raccomandato alle Regioni e alle Province autonome di attenersi puntualmente al dettato dell’ordinanza n. 6, fino ad assicurare la copertura delle categorie in essa indicate, senza estendere – fino a nuove disposizioni – le prenotazioni a soggetti di età inferiore a 60 anni”. 

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