Valentina Col, caso non chiuso. Nuove indagini per 17enne morta in ospedale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Ottobre 2014 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
Valentina Col, caso non chiuso. Nuove indagini per 17enne morta in ospedale

Valentina Col (foto da Facebook)

ORBETELLO – Nuove indagini per la morte di Valentina Col, la 17enne morta all’ospedale di Orbetello nel 2013 per embolia polmonare. Il gip ha deciso di non archiviare il caso.

L’Adnkronos cita i familiari della ragazzina:

“Ci viene riconosciuto che qualcosa non ha funzionato in quell’ospedale e giustamente si richiede di riaprire le indagini”, dicono la madre Francesca Farchi, il padre Massimiliano Col e la sorella Martina.

“Noi genitori capimmo che c’era molta confusione nella diagnosi e nella cura, infatti dicemmo a Valentina che il lunedì l’avremmo portata via. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Siamo fiduciosi nella giustizia”.

Alessia Marani sul Messaggero spiega che

Solo uno dei professionisti, un medico di Vallo della Lucania che fece sottoporre a una lastra la ragazzina che si fece male cadendo sulla sabbia durante una partita di beach-volley il 14 di agosto mentre era in vacanza nel Cilento, è uscito dall’inchiesta, la cui estraneità ai fatti era stata messa in evidenza dalla stessa parte offesa.

Valentina, infatti, cominciò a sentirsi poco bene dopo quella botta al torace sulla spiaggia. Rientrò a Roma dopo Ferragosto e raggiunse poi il padre e la madre che erano in villeggiatura a Pescia Romana, località del Viterbese al confine con la provincia grossetana. «Vale continuava a stare male, così l’abbiamo portata all’ospedale più vicino», raccontò il padre, Massimiliano. A Orbetello, Valentina presentò quella stessa lastra che aveva effettuato in Campania.

La Procura, dunque, avrà ulteriori sei mesi di tempo per chiarire le circostanze che portarono al decesso della giovane atleta di Montesacro, «una ragazza perfettamente sana fino a quel momento – ricorda ancora la madre – e che ora posso solo immaginarla crescere, diventare donna, vivere quella che doveva essere la sua vita. Non cerchiamo vendette, vogliamo solo verità e giustizia».