Valerio Onida è morto a 86 anni, è stato presidente della Corte Costituzionale

L'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida è morto a 86 anni. Tanti messaggi di condoglianze da amici e politici.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Maggio 2022 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA
Valerio Onida è morto a 86 anni, è stato presidente della Corte Costituzionale

Valerio Onida è morto a 86 anni, è stato presidente della Corte Costituzionale (foto Ansa)

È morto l’ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida. Il figlio Francesco ha postato una foto del padre su Facebook con la scritta “Ciao papà, grazie di tutto”. Nato a Milano nel 1936 aveva compiuto 86 anni lo scorso 30 marzo. Professore di diritto costituzionale alla Statale di Milano, è stato giudice costituzionale dal 1996 e presidente della Consulta dal settembre 2004 al gennaio 2005.

Morto Onida, Letta: “Sua scomparsa e’ grande perdita per il Paese”

 “Grandissima perdita per il nostro Paese con la scomparsa di Valerio Onida. Un punto di riferimento insostituibile, una persona dalle rare qualità umane. Un enorme dispiacere”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. 

Morto Onida, sindaco Sala: “Esempio di profonda passione civile”

Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ricordato in un tweet Valerio Onida, ex presidente della Corte costituzionale morto oggi a 86 anni. “Milano saluta commossa Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale e riferimento autorevole per il mondo accademico – ha scritto Sala -. Per tutti un esempio di profonda passione civile. Non lo dimenticheremo”. 

Onida è morto, Nardella: “Sua opera e vita esempio nuove generazioni”

“L’opera e la vita di Onida rimarranno per sempre di esempio per le nuove generazioni”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella esprimendo, a nome anche di Palazzo Vecchio, cordoglio e vicinanza ai familiari e alla comunità accademica per la scomparsa di Valerio Onida.

“È stato un grande giurista, intellettuale, capace di una sensibilità particolare verso le grandi questioni politiche e sociali del Paese – afferma Nardella -. Ho avuto l’onore di conoscerlo durante i miei studi di diritto costituzionale e in occasione di convegni ma, soprattutto, ho potuto approfondire il nostro rapporto quando è stato chiamato alla guida della Scuola superiore della magistratura che Firenze e Scandicci si onorano di ospitare”.