Venezia, assemblea di condominio con rissa per un ascensore a Palazzo Bernardo: c’era anche Fiorello

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 27 Gennaio 2022 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, assemblea di condominio con rissa per un ascensore a Palazzo Bernardo: c'era anche Fiorello

Venezia, assemblea di condominio con rissa per un ascensore a Palazzo Bernardo: c’era anche Fiorello (Foto da Wikipedia)

Assemblea di condominio con rissa a Venezia. E tra i condomini c’è Fiorello, proprio Rosario Fiorello. Oggetto del contendere: un ascensore. Non tutti i residenti (o proprietari) di Palazzo Bernardo sono d’accordo. E alcuni minacciano di ricorrere alla Sopritendenza, dato che si tratta di un edificio storico. Della vicenda ha parlato, per primo, il Corriere del Veneto.

L’ascensore della discordia all’assemblea di condominio di Palazzo Bernardo a Venezia

Le modifiche riguardano il cortile neogotico di Palazzo Bernardo. Si tratta di un edificio quattrocentesco sul Canal Grande. Secondo alcuni rovinerebbero la facciata storica (e svaluterebbero i propri appartamenti). Alla fine in assemblea è passata la mozione di quelli che l’ascensore lo vogliono. Ma, racconta il Corriere, non si sarebbe tratata di una votazione pacifica, tra urla e litigi.

L’ascensore in questione dovrebbe collegare il piano terra al secondo piano nobile per aiutare due residenti con problemi di mobilità. A opporsi sarebbero stati Gaby Wagner, ex modella, designer e fotografa e il marito, l’avvocato Jean Marie de Gueldre

Gaby Wagner che si oppone all’ascensore nel palazzo dove ha casa Fiorello

Gaby Wagner ha spiegato al Corriere perché si oppone al progetto: “Non è la prima volta che spunta l’ipotesi di un ascensore. All’ultima assemblea è spuntato un progetto di ascensore esterno che penalizzerebbe tra l’altro la mia abitazione. È stato presentato un intervento che prevede di introdurre l’ascensore tra le due finestre della nostra camera da letto, in un contesto storico da tutelare”.

Gaby Wagner e marito hanno formalmente impugnato la decisione dell’assemblea condominiale e il progetto non è ancora stato depositato in soprintendenza per l’ok. “Abbiamo deciso di rendere pubblica la situazione per aprire il dibattito e per non trovarci con un’autorizzazione a procedere da parte di Palazzo Ducale (la sede della soprintendenza ai beni artistici e culturali)”.