Venezia dichiara guerra a “cibo da passeggio” e bivacchi. Stop 3 anni a nuovi take-away

Venezia dichiara guerra a "cibo da passeggio" e bivacchi. Stop 3 anni a nuovi take-away
Venezia dichiara guerra a “cibo da passeggio” e bivacchi. Stop 3 anni a nuovi take-away

ROMA – Stop ad aperture di negozi di alimenti per ‘cibo da passeggio’ a Venezia per tre anni il tutto a favore del decoro ma soprattutto per evitare l’occupazione di spazi pubblici, come gradini di ponti e chiese, per improvvisati picnic e relativa invasione di rifiuti.

[App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] La misura contro panini e kebab, pizza al taglio e spuntini assortiti riguarda dunque il divieto per nuovi esercizi ma prevede, per quelli esistenti, provvedimenti restrittivi (bagni, dimensioni minime dei locali…).

Il nuovo passo di un percorso avviato un anno fa dal sindaco lagunare Luigi Brugnaro è stato sancito – come riferisce il Corriere del Veneto – dalla Giunta comunale. Ora, il tutto dovrà essere fatto anche dalla Regione Veneto bilanciando le esigenze della città con i provvedimenti sulla libera concorrenza.

Il divieto ai nuovi take away vale per tutta la città antica, comprese le isole di Murano e Burano, mentre sono escluse Lido, Pellestrina e San Pietro in Volta dove il flusso turistico è minore. Riguarda la vendita e la produzione di alimenti finalizzati al consumo in strada, escludendo le gelaterie ritenute imprese artigianali. Niente più quindi pizze al taglio, pasta al sugo da passeggio e kebab, anche perché oggi si trovano una sessantina di attività di cibo da asporto che si sommano alle centinaia di bar sparsi in tutto il territorio che vendono panini e prodotti da passeggio. (Francesco Bottazzo, Corriere Veneto)

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