Venezia: la Guardia di Finanza svela una maxievasione fiscale. Sei persone denunciate

Pubblicato il 26 Maggio 2010 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA

Militari della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Venezia ha scoperto una maxi evasione fiscale per decine di milioni di euro. L’operazione è stata chiamata “Triangolo delle Bermuda” e vede coinvolto un gruppo armatoriale veneziano con sede a Mestre. Le navi sparivano fiscalmente nel nulla, perché il gruppo le assegnava a nove società collocate fittiziamente all’estero. E così erano sottratti allo Stato basi imponibili Ires per oltre 56 milioni di euro e Irap per oltre 42,5 milioni.

Le Fiamme Gialle hanno così denunciato sei persone per aver eseguito alienazioni simulate e altre frodi per sottrarsi al pagamento delle imposte, pari a circa 30 milioni. Il gruppo, spiegano le fiamme gialle, opera nel trasporto marittimo di prodotti petrolchimici sotto forma di gas liquefatti. È composto da una società armatoriale e da numerosi altri “soggetti giuridici” – come sono stati definiti dai finanzieri – proprietari della flotta, che attualmente comprende dieci navi Lpg Tanker-Crude Oil Tanker.

Secondo l’accusa, i gestori del gruppo hanno eseguito una complessa ristrutturazione societaria, creando un sistema di ‘scatole cinesi’ in territori off shore attraverso il progressivo depauperamento delle società italiane indebitate verso l’erario (iscrizioni a ruolo per 30 milioni di euro) ed enti previdenziali e assistenziali (contributi Ipsema per 2,5 milioni). Le motonavi gasiere sono state trasferite su società appositamente costituite in paesi a fiscalità privilegiata, come le Isole Marshall e Madeira: mentre le realtà spogliate del proprio patrimonio sono state trasferite nei paradisi fiscali delle Isole Vergini britanniche e a Panama.