Venezia, incidente: morto turista tedesco, ferita figlia. Gondole si fermano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Agosto 2013 - 18:44 OLTRE 6 MESI FA
Incidente a Venezia (foto Ansa)

Incidente a Venezia (foto Ansa)

VENEZIA – L’indicente, il lutto e ora lo sciopero in segno di rispetto. A Venezia le  gondole per turisti si sono tutte fermare alle 16 di sabato 17 agosto e non saranno in servizio fino a domenica  in segno di solidarietà per quanto accaduto in canal Grande, con la morte di un turista. Lo annuncia il presidente dell’Ente Gondola Nicola Falconi, precisando che rimarrà invece regolare il servizio di traghetto effettuato dai “pope” (il nome veneziano dei gondolieri) da riva a riva.

 ”Come Ente Gondola e con l’ausilio della cooperativa Manin di Gondolieri – annuncia Falconi – assicureremo gratuitamente i servizi logistici e funebri alla famiglia tedesca che ha vissuto questa tragedia”. Sulle misure da prendere dopo l’accaduto, Falconi ha le idee chiare. ”Chiediamo il contenimento delle linee nuove di navigazione pubblica in Canal Grande – scandisce – e il rinforzo di quelle tradizionali, cioè la 1 e la 2, ma soprattutto l’arretramento dei nuovi pontili privati, in particolare quelli degli alberghi, che si costruiscono in Canal Grande”.

Nell’incidente, avvenuto nella mattinata di sabato, è morto un turista tedesco. Si tratta di un professore di diritto all’università di Monaco. L’uomo è rimasto schiacciato tra due barche nel tentativo di salvare la figlia, di tre anni, che è ferita ma non in pericolo di vita.

Il gondoliere coinvolto nell’incidente sotto choc.  E’ sotto choc e si è rifugiato nella casa del padre il gondoliere che portava l’imbarcazione rimasta coinvolta nell’incidente mortale cin un vaporetto avvenuto oggi in Canal Grande a Venezia. Il pope, dice Aldo Reato Presidente dei bancali (associazione dei gondolieri), è un venticinquenne esperto del remo che per fare questa professione ha superato tutti i corsi, gli esami e le prove pratiche per accedervi. Un gondoliere a tutti gli effetti, quindi, e neppure un ‘sostituto’, come vengono definiti a Venezia quanti portano le gondole in attesa di licenza definitiva.

Secondo Reato ”alla luce dei video raccolti dalle forze dell’ordine è evidente l’estraneità del ragazzo all’incidente”. ”E’ stato investito e basta – aggiunge – con gli esiti che purtroppo abbiamo dovuto registrare. Da tempo diciamo che il traffico in Canal Grande non solo va regolarizzato, perché ci sono troppe barche e a rimetterci sono sempre come ovvio le più fragili. Ciò che è accaduto alla gondola poteva capitare a qualsiasi altra imbarcazione a remi”. Reato precisa anche che l’astensione dal lavoro di parte dei gondolieri ”non è uno sciopero ma un gesto di sostegno, per quanto possibile, a favore delle vittime dell’incidente, per spingere ad una soluzione del problema da parte degli enti preposti”.