Venezia, nuova ondata di acqua alta VIDEO. Il sindaco chiude Piazza San Marco. Turisti bloccati negli alberghi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2019 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, Ansa

Nuova ondata di acqua alta a Venezia (foto Ansa)

ROMA – Un’altra giornata difficile per Venezia. Piazza San Marco appare già completamente invasa dall’acqua.

Tanto che il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha deciso la chiusura della Piazza.

Chiuso anche il Palazzo Ducale. Lo rende noto la Fondazione Civici musei. Per lo stesso motivo il Patriarcato ha chiuso anche la Basilica di San Marco.

L’area centrale della città è semideserta, allagata per il 70%. I turisti al momento sono rimasti chiusi negli alberghi.

La marea ha raggiunto alle 11.26 una punta massima di 154 alla Punta della Salute e ora, rileva l’Ufficio Meteo del Comune di Venezia, sta scendendo lentamente. Alto il valore anche a Burano dove la marea ha raggiunto i 149 centimetri e a Chioggia con 146.

“Sono le 9.20 – dice Brugnaro in un video pubblicato sul proprio profilo di Twitter – e sono ora costretto a far chiudere la piazza per ogni evenienza, in maniera tale di non mettere a rischio l’incolumità delle persone”. Poco prima, in un altro post Brugnaro scriveva: “Un’altra giornata di allerta per Venezia. Il vento di scirocco continua a soffiare. Vi invito a evitare gli spostamenti e a tenervi aggiornati sul livello dell’acqua con il @ICPSMVenezia”.

I mezzi di trasporto pubblici sono stati sospesi e le scuole rimangono chiuse per il terzo giorno.

I vaporetti, informa l’Actv, l’azienda comunale per il trasporto pubblico, rimangono tutti fermi fino a cessate esigenze, tranne quelli che garantiscono il collegamento con le isole.

In città, intorno alle 9,30, è arrivato anche Matteo Salvini. Il leader della Lega, con stivali ai piedi, sta girando la città insieme al governatore del Veneto, Luca Zaia. L’ez ministro dell’Interno ha già incontrato il Patriarca di Venezia e ha visitato la cripta di San Marco completamente invasa dall’acqua.

“Venti milioni  – ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia – sono la prima emergenza, sono i panini e le bibite per chi ha lavorato qui. C’è un danno diretto importante, che e’ rappresentato dalla devastazione provocata dall’ingresso in città dell’acqua, ma c’è anche un altro problema grossissimo, ed e’ il ricordo tragico della salsedine che resterà anche quando l’acqua si ritirerà e che distrugge impianti elettrici, muri monumenti e mosaici”.

“Il governo- continua – è nelle condizioni di riconoscere questo stato di calamita estrema che sta vivendo Venezia e il Veneto e per questo deve stanziare risorse adeguate. Ma si farà anche la richiesta di acceso al fondo di solidarietà europeo, faremo la pratica e non ho dubbi che l’Europa dovrà riconoscere l’urgenza”.

Il sindaco di Venezia intanto, ha spiegato in un tweet il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, è stato nominato commissario per l’emergenza: m”Il sindaco Luigi Brugnaro è stato nominato commissario per l’emergenza e con lui ho fatto un sopralluogo a Venezia. La situazione è complessa ma lo Stato c’è e il Governo è pronto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere questa preziosa”.

Piazza San Marco e il centro di Venezia sommersi dall’acqua, un’atmosfera surreale (video Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev):

Venezia, Conte: “5mila euro ai privati, 20mila agli esercenti”

“5mila euro ai privati, 20mila agli esercenti”. Per Venezia il premier Giuseppe Conte ha parlato di due fasi:

“La prima – ha sottolineato – ci consentirà di indennizzare i privati e gli esercenti commerciali sino ad un limite per i primi di 5mila euro e per i secondi di 20mila euro”. Conte ha assicurato che i soldi “potranno arrivare subito e ovviamente faranno per ristorare i danni”. “Poi per chi ha danni più consistenti – ha aggiunto – ovviamente li quantificheremo con più calma e dietro istruttoria tecnica potranno essere liquidati”.

Per Venezia – ha detto il premier Giuseppe Conte – c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere”.

Alla domanda se l’impegno per finire il Mose basterà, “Speriamo, confidiamo di sì, è un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta”. E ai veneziani: “Siamo vicini a voi e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perché non si ripetano più”.

Fonte: Ansa, Agi.

A seguire Venezia allagata vista dall’alto (fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).