Venezia, rapinato e gettato in Laguna: si indaga per omicidio

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Giugno 2016 - 05:20 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, rapinato e gettato in Laguna: si indaga per omicidio

Venezia, rapinato e gettato in Laguna: si indaga per omicidio

VENEZIA – Rapinato, preso a bastonate mentre era sul suo barchino e gettato in acqua, nella laguna di Venezia, alla Giudecca, semisvenuto. Un uomo di 38 anni di Sacca Fisola se l’è vista davvero brutta. Sarebbe potuto morire se un passeggero di un vaporetto non avesse avvertito i soccorsi, vendendolo aggrappato ad una bricola, con gravi difficoltà.

L’uomo è stato soccorso da una volante lagunare, e adesso si indaga sull’episodio che l’ha ridotto in questo stato. L’uomo, infatti, non sarebbe stato solo rapinato: i suoi aggressori avevano intenzione di ucciderlo, secondo gli investigatori.

Spiega Monica Andolfatto sul Gazzettino: 

Da quanto accertato finora dagli investigatori, l’uomo, un pregiudicato per droga e rissa, avrebbe rischiato di morire perché prima di essere scaraventato in laguna, sarebbe stato picchiato più volte al capo con un bastone che lui stesso teneva a bordo.

Il pestaggio sarebbe quindi continuato anche mentre la vittima si dibatteva fra le onde finché la coppia di aggressori lo ha abbandonato a se stesso semisvenuto, fuggendo con l’imbarcazione.

(…) In grave stato di ipotermia per la lunga permanenza in acqua e in stato confusionale per le percosse subite soprattutto alla testa, il veneziano non appena raggiunto il primo approdo utile dove era in attesa un’ambulanza del 118, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Mestre. Sottoposto a Tac e ad altri esami diagnostici, il 38enne è trattenuto in osservazione ma non sarebbe in pericolo di vita.

E stato lui stesso a raccontare quello che gli era successo anche se con le difficoltà dovute al quadro clinico. A malmenarlo in maniera selvaggia, secondo la sua versione, un uomo e una donna cui aveva accettato di dare un passaggio e che conoscerebbe solo di vista. I motivi per cui a un certo punto sarebbe scaturita prima la discussione poi l’aggressione non sarebbero stati per nulla chiariti. Ed è proprio lo scenario su cui è maturato quello che sembra una sorta di regolamento di conti che i poliziotti vogliono determinare. Il barchino bianco del 38enne è stato ritrovato qualche ora più tardi vicino alla Giudecca dal Nucleo Natanti dei carabinieri e poi trasferito in questura per i rilievi scientifici.