Venezia, scippatrici con il velo islamico beccate dalla polizia

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Agosto 2016 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, scippatrici con il velo islamico beccate dalla polizia

Venezia, scippatrici con il velo islamico beccate dalla polizia

VENEZIA – Sorelle scippano i turisti nascondendosi dietro al velo islamico. Le due ragazze sono state sorprese dalla polizia a Venezia subito dopo aver sfilato il portafogli ad una turista tedesca. Ma non era la prima volta: una di loro, infatti, era stata già colta in flagranza di reato quattro volte nell’ultimo anno e mezzo, sottolinea il Gazzettino.

Le due ragazzine erano tenute d’occhio dalla polizia dopo che una di loro aveva indossato il velo prima come niqab, che lasciava solo gli occhi scoperti, e poco dopo come hijab, cioè con tutto il volto scoperto. Insospettitisi, gli agenti hanno seguito lei e la sorella e le hanno sorprese mentre, dopo il furto, tentavano di sbarazzarsi del portafogli e di darsi alla fuga.

Racconta il Gazzettino:

Una coppia di borseggiatrici minorenni, molto attive in città da diversi mesi, è caduta nella rete degli uomini del Nucleo di Polizia giudiziaria. Una delle due era stata notata dalle Forze dell’ordine perché solita vestirsi da donna araba o comunque di osservanza musulmana. La donna era stata scoperta quasi per caso circa un mese fa nella zona compresa tra piazzale Roma, il ponte della Costituzione e il ponte degli Scalzi, mentre indossava un “niqab” bianco, un ampio scialle bianco che, usato come copricapo, lasciava scoperti solo gli occhi. Trascorsa mezz’ora, la stessa giovane era stata vista dagli agenti indossare il medesimo foulard con modalità “hijab”, ovvero con tutto il volto scoperto. Questa circostanza ha indotto la Polizia locale a svolgere ulteriori approfondimenti e a scoprire che in realtà si trattava di una borseggiatrice bosniaca. L’arresto delle due sorelle è avvenuto oggi alle ore 12.20 sul ponte di Rialto, dove avevano preso di mira, con successo, una cittadina tedesca che portava una borsa sulla schiena. (…) Le due fermate sono ora rinchiuse nel carcere minorile “Santa Bona” a Treviso.