Ventimiglia, litiga con i genitori e si butta dalla finestra: morta a 19 anni

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Novembre 2016 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
Ventimiglia, litiga con i genitori e si butta dalla finestra: morta a 19 anni

Ventimiglia, litiga con i genitori e si butta dalla finestra: morta a 19 anni

VENTIMIGLIA (IMPERIA) – Una ragazza di 19 anni si è tolta la vita dopo una lite con i genitori. La giovane si è lanciata dalla finestra del proprio appartamento, al quarto e ultimo piano di una palazzina a Ventimiglia Alta. Il litigio è stato confermato dai carabinieri. Ancora imprecisati i motivi all’origine del gesto estremo.

E’ avvenuto sabato mattina intorno alle 9. Sembra che la giovane, dopo la lite sia corsa nella sua cameretta, dove c’era la sorella, lanciandosi davanti ai suoi occhi. Ha compiuto un volo di circa 15 metri.

Una storia fotocopia a quella accaduta venerdì in Campania. Si è buttata dal quinto piano all’alba, nel giorno che avrebbe dovuto essere quello della sua laurea. E invece Federica Cantiello, 21 anni, si è uccisa. Forse problemi con lo studio, forse una delusione d’amore, fatto sta che Federica venerdì, nel silenzio della sua casa ancora assonnata, ha deciso di farla finita. Qualche indizio potrebbe venire da Facebook. Ultimamente sembra che Federica abbia scritto questo status malinconico:

Il “ti aspetto”, a parer mio, è una delle forme d’amore più belle in assoluto. È una sorta di promessa, è come dire “vai pure che tanto io sono qui, ti aspetto, non mi muovo”. È peggio che dire “ti amo” perché fondamentalmente tutti amano ma aspettare, aspettare sul serio, vedere il tempo scorrere è cosa di pochi. Molti dopo un po’ si scocciano e se ne vanno ma aspettare, aspettare qualcuno che si ama, aspettare veramente è qualcosa che va oltre l’amore. Io non dico “ti aspetto” alle persone che per me significano poco, insomma, io dico “ti aspetto” a chi mi voglio portare accanto, alla persona che ritengo il giusto incastro per me. E quando una persona vi dice “ti aspetto” non prendere queste parole sottogamba perché non è da tutti saper aspettare ma è da tutti dire “ti amo”.