Ventimiglia, migranti usano il volto di Gesù come wc. Assessore: “Escrementi e sporcizia al Roja”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2017 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA
Ventimiglia, migranti usano il volto di Gesù come wc. Assessore: "Escrementi e sporcizia al Roja"

Ventimiglia, migranti usano il volto di Gesù come wc. Assessore: “Escrementi e sporcizia al Roja”

VENTIMIGLIA – Una testa di Gesù in marmo è stata trovata sul greto del Roja, a Ventimiglia, proprio nella zona che i migranti usano come toilette. A trovarla Stefano Mai, assessore regionale all’Agricoltura, che era nella località con alcuni amici. Mai e gli altri hanno così preso la statua di marmo e ora vogliono capire dove sia stata prelevata e come sia arrivata fino a lì.

L’assessore ha raccontato al sito Riviera24 di aver deciso di fare un sopralluogo lungo l’argine del fiume di Ventimiglia, che è diventato terra di nessuno, ed è rimasto sconvolto dalle scarse condizioni igieniche e dalla presenza di rifiuti e topi in quello che è diventato un accampamento per i migranti che vogliono passare la frontiera ed entrare in Francia:

“Per la Lega Nord “rappresentano l’emblema del fallimento della politica sull’immigrazione del Governo”. Sulle sponde del Roja si trova davvero di tutto. “Gli accampamenti sotto i vari cavalcavia a Ventimiglia non rappresentano certo un bel biglietto da visita per il turista che in questi giorni di vacanza soggiorna in Riviera”, dice Stefano Mai.

E l’assessore regionale è decisamente preoccupato per una situazione che dovrebbe essere risolta quanto prima. “In caso di piena del fiume i rifiuti e i giacigli improvvisati sarebbero trascinati in mare con danni anche per l’ecosistema. Nella parte bassa a quella che ho fotografato, c’è già diversa roba in acqua – dice Mai – Ovviamente non ho fotografato gli escrementi che sono distribuiti su tutta la riva”. Già nei mesi scorsi Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione si era dato una spiegazione su quei bivacchi. “Va ricercata, chiaramente, nel fatto che queste persone vivono in situazioni borderline e di clandestinità, sfuggendo ai controlli per entrare più facilmente in contatto con i passeur, che quasi quotidianamente orbitano proprio in quell’area per prelevarli ed accompagnarli al di là del confine in un ignobile business criminale. Dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine che hanno arrestato tanti passeur, ma con l’arrivo di altri migranti temiamo che il fenomeno possa aumentare ancora”.