Vento forte non dà tregua al Centro Sud. Secondo giorno di disagi in Sicilia

Pubblicato il 11 Marzo 2012 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il maltempo non dà tregua al Centro Sud. Un nuovo sistema perturbato proveniente dai Balcani interesserà dalla serata le regioni meridionali e le zone centrali adriatiche, attivando un’intensa ventilazione settentrionale.

Intanto in Sicilia la situazione è ancora difficile, in particolare alle Eolie, con il secondo giorno di isolamento per l’arcipelago dove continua a soffiare un vento da nord – nord est forza 6, il mare é agitato e i collegamenti marittimi sono sospesi. A Lipari, per la seconda volta a distanza di poche settimane, le violente mareggiate hanno provocato nuovi danni alla banchina di Sottomonastero. Problemi anche al porto di Filicudi, dove i cassoni di cemento posati di recente per proteggere l’approdo sono stati danneggiati dai marosi.

Viste le previsioni c’è il rischio concreto che traghetti e aliscafi restino in porto per il terzo giorno consecutivo. Sulla base delle previsioni disponibili, infatti, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede dalla tarda serata di oggi, venti forti settentrionali con raffiche di burrasca forte su tutte le regioni meridionali; inoltre, lungo le coste esposte di Abruzzo e Molise saranno anche possibili mareggiate.

Il mare ancora agitato e le raffiche di vento assai sostenute hanno reso difficile l’avvio della prevista ispezione a bordo della “Gelso M”, il mercantile che sabato mattina si è arenato sulla scogliera di Mazzarrona, appena doppiato Capo Santa Panagia a Siracusa. La nave, riferiscono dal Comando della Guardia costiera, è inclinata su di un fianco ma é stabile. Nel tardo pomeriggio, la società armatrice Augusta due di Roma, proprietaria della nave, ha detto che la squadra specializzata nelle operazioni di salvataggio ha comunque iniziato le operazioni preliminari per ispezionare la nave cisterna che viaggiava senza carico di oli e prodotti chimici.

La società informa di lavorare “a stretto contatto con la Guardia Costiera italiana, la Capitaneria di Porto locale e la squadra di salvataggio per poter rimuovere il carburante dalla nave e preparare ed attuare un piano di recupero”. Un esperto in questo tipo di operazioni, insieme alla squadra Smit Salvage di Rotterdam, sono giunti ieri sera sul luogo dell’incidente per unirsi alla società italiana di salvataggio. La prima priorità del piano sarà rimuovere le circa 300 tonnellate di carburante dalla Gelso M e i lavori inizieranno non appena le condizioni atmosferiche lo permetteranno.

Infine, nel Siracusano la notte scorsa agenti del commissariato di Noto e personale dei vigili del fuoco sono intervenuti per salvare due marocchini la cui auto era stata travolta dalla piena del torrente Cava Unica. La vettura è stata travolta dalle acque, e i due uomini si sono aggrappati a un muro di contenimento e poi salvati dai soccorritori.