Vercelli, omicidio di Franca Ranghino: fermata la figlia

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2016 - 08:02 OLTRE 6 MESI FA
Vercelli, omicidio di Franca Ranghino: fermata la figlia

Vercelli, omicidio di Franca Ranghino: fermata la figlia

VERCELLI – Cristina Carenzo, 45 anni, è stata fermata per l’omicidio della madre, Franca Ranghino, 81 anni, ammazzata di botte prima a mani nude e poi con un corpo contundente nella sua villetta alla periferia di Vercelli.

A dare l’allarme, giovedì mattina, era stata proprio la signora Carenzo, che è stata ascoltata a lungo dalla polizia e dal sostituto procuratore Serafina Aceto, che alla fine dell’interrogatorio ne ha disposto il fermo: avrebbe ucciso la madre in un raptus, al culmine di un violento litigio.

Le due donne vivevano insieme da tempo nella casa a due piani del rione Canadà. Cristina, 45 anni, abitava con la madre da quando si era separata dal marito, che si era trasferito con il loro figlio ad Albisola (Savona).

Commercialista nota a Vercelli, fino alla morte del padre, Luciano, aveva lavorato nel suo studio, uno de più importanti del capoluogo. L’attività professionale, però, era ormai chiusa da qualche anno e pare che non lavorasse più. Proprio questo potrebbe essere uno dei motivi dei litigi con la madre.

Secondo le testimonianze che la polizia ha raccolto tra vicini di casa e conoscenti, mamma e figlia non andavano d’accordo e le discussioni erano frequenti. L’ultima mercoledì sera si è conclusa nella tragedia.

Soltanto giovedì mattina, però, la figlia ha trovato il coraggio di telefonare al medico di base, che ha subito chiamato il 113. L’anziana è stato trovata riversa a terra all’ingresso dell’abitazione, sul portone principale nessun segno di effrazione. Sul corpo numerose ecchimosi, che hanno subito fatto propendere il medico legale per una morte violenta.

Cristina è stata così accompagnata in Questura, dove gli inquirenti l’hanno interrogata diverse ore come persona informata sui fatti. La svolta nella serata di giovedì, quando la procura di Vercelli ha disposto il fermo dell’indiziata (che non ha confessato) e il suo trasferimento in carcere.

Le indagini proseguono ora nel massimo riserbo per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e capire perché la donna fermata si sia accanita con così tanta violenta nei confronti della madre.