Verona: 16 bimbi giù dallo scuolabus, i genitori non pagano la retta

Pubblicato il 15 Aprile 2010 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA

Bisognerà aspettare un altro anonimo donatore per permettere ai bambini di recarsi a scuola con il bus? A Verona va in scena la replica della sospensione del vitto alla mensa per i figli delle famiglie morose nel bresciano.

Dopo le vacanze pasquali è stato infatti sospeso per 16 bambini  il servizio di scuolabus  in quanto le famiglie non erano in regola con il pagamento della retta scolastica di 23 euro al mese. E’ accaduto a Verona dove peraltro sono a rischio altri 93 casi di famiglie che potrebbero non poter più far salire i figli sul pulmino del trasporto scolastico comunale se non saranno saldati gli arretrati.

Il “giro di vite” è stato deciso dall’amministrazione comunale dopo che da controlli è emerso  che una cinquantina di famiglie, su 1117 utenti, dall’inizio dell’anno scolastico usufruivano del servizio senza aver versato la retta. Dopo un primo sollecito, circa la metà si è messa in regola, ma per 16 nuclei familiari dal 6 aprile è scattata la sospensione.

Il caso ha sollevato critiche da parte di alcuni genitori che hanno raccontato al quotidiano Arena che la settimana scorsa un autista si è rifiutato di riaccompagnare a casa due sorelline di una scuola dell’infanzia, che al mattino avevano regolarmente usufruito del servizio. Da parte sua, l’assessore all’istruzione Alberto Benetti ha evidenziato in una nota che la famiglia delle due bimbe era stata avvertita con ampio anticipo della sospensione del trasporto dopo aver ricevuto due solleciti e un  incontro informativo in Comune sulle possibili agevolazioni.

«La famiglia – ha detto Benetti – non aveva mai pagato nemmeno una rata per il servizio di trasporto (23 euro al mese, con retta ridotta del 50% per il primogenito nel caso di due fratelli che usufruiscono contemporaneamente dello stesso servizio) dall’inizio dell’anno scolastico». Anche per la mensa è stata pagata solo la prima rata; ma in questo caso il servizio resterà comunque garantito perché «il Comune di Verona lo considera essenziale». Dal 2004 al 2009 ammontano a 1,3 mln di euro i mancati pagamenti di rette per i servizi di mensa e trasporto scolastico.