Veronica Balsamo morta, la giornata di Emanuele Casula: lo sballo, un uomo mandato in coma, l’omicidio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Ottobre 2014 - 08:13 OLTRE 6 MESI FA
Veronica Balsamo morta nel dirupo: arrestato il fidanzato Emanuela Casula

Veronica Balsamo

SONDRIO – Nella tarda serata di giovedì i carabinieri di Sondrio hanno arrestato con l’accusa di omicidio, Emanuele Casula, 18 anni, fidanzato di Veronica Balsamo, 23 anni, trovata senza vita in un dirupo con una profonda ferita alla testa, a Roncale, in Valtellina, la mattina dello scorso 24 agosto. Ma quella del 23 agosto, giorno in cui è avvenuto il delitto, è stata una giornata in cui Emanuela Casula, secondo la Procura di Sondrio, avrebbe rubato un’auto e delle medicine, in preda a alcol e droghe, quindi avrebbe ferito a colpi di cacciavite un abitante del paese, oggi ancora in coma, e infine avrebbe colpito in testa Veronica, buttandola poi nel dirupo.

Quel 23 agosto è stato quindi un sabato di follia per Emanuele. Una giornata cominciata presto. Ha prima rubato uno scatolone di medicinali davanti alla farmacia di Grosotto, poi si è impossessato dell’auto di un negoziante ed è scappato. Emanuele ha poi trascorso la giornata al bar con gli amici, i quali hanno testimoniato che il ragazzo sembrava uno zombie. A un certo punto ha raccontato del furto dell’auto e gli amici lo hanno convinto ad andare a chiedere scusa al proprietario che ha ritirato la denuncia. Dopo una giornata passata al bar, lo ha raggiunto Veronica, che abita in un paese vicino, a bordo del piccolo Suv della madre. Manca poco alle otto.

Luigi Corvi per il Corriere della Sera ricostruisce:

Lui ha sempre sostenuto di non ricordare nulla di quello che era successo e per diversi giorni è stato ricoverato in stato di choc. Non si conosce al momento il movente del delitto e neppure il motivo per cui Casula avrebbe aggredito a colpi di cacciavite, in una baita poco distante dal luogo in cui è morta Veronica, Gianmario Lucchina, 35 anni, trovato in fin di vita quella maledetta sera. La svolta, probabilmente, è arrivata dalle analisi genetiche affidate ai periti che in questi giorni hanno consegnato i risultati ai magistrati.

Il ragazzo ora è in stato di fermo in quanto gravemente indiziato per omicidio della cameriera valtellinese e anche per il tentato omicidio di Gianmario Lucchina, il 35/enne chierichetto di Grosotto colpito alla testa e in altre parti del corpo con un cacciavite la notte stessa in cui morì Veronica, a circa 200 metri dalla baita nella quale venne poi rinvenuto lui in gravissime condizioni e ancora oggi in ospedale.

Casula era indagato in stato di libertà solo per l’ipotesi di omicidio della cameriera, forse spinta nel dirupo nel corso di un litigio. Ora la clamorosa svolta, alla luce delle serrate indagini condotte dagli investigatori del colonnello Paolo Ferrarese e dall’esito degli esami tossicologici e genetici.