Veronica Panarello agli psichiatri: “Che bello…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2016 - 14:06 OLTRE 6 MESI FA
Veronica Panarello agli psichiatri: "Che bello..."

Veronica Panarello agli psichiatri: “Che bello…”

SANTA CROCE CAMERINA – “Ma che bello, siamo tutti qui! Ci siete tutti, siete qui per me. Sono pronta, chiedetemi tutto quello che volete”. Scrive Angelo Corica su Giallo che Veronica Panarello avrebbe detto queste parole alla commissione medico-psichiatrica che doveva esaminarla per capire se fosse in grado di intendere e di volere. Veronica Panarello è in carcere perché accusata di aver ucciso il figlio Andrea Loris Stival, di 9 anni, a Santa Croce Camerina (vicino Ragusa).

Continua Corica:

Era il mese di gennaio e l’atteggiamento di Veronica fece molto scalpore. La donna entrò nella saletta dei colloqui, ricavata all’interno del carcere di Catania, come fosse una star. Nello stesso periodo, parlando con gli inquirenti, aveva detto testualmente: “Ormai sono diventata più famosa di una diva di Hollywood.

L’impressione è che Veronica stia facendo di tutto per passare per pazza.

Questo riportavano i giornali a febbraio, quando Veronica accusava il suocero Andrea Stival di aver ucciso Loris:

“Sono tranquillo – dice Andrea Stival – la mia posizione è stata vagliata da investigatori e magistratura dettagliatamente”. La sua nuova verità Veronica vuole che a sentirla sia anche la Procura di Ragusa, chiedendo di informare i magistrati dell’inchiesta. La direzione della prigione lo fa. Ma quando il Pm va a raccogliere la sua testimonianza lei non dice nulla di rilevante, sostenendo che è diventata famosa, e che la conoscono anche a Hollywood. A gennaio alla psicologa aveva spiegato che il movente sarebbe stato qualcosa che il piccolo “aveva visto e che non doveva vedere”, e avanza l’ipotesi che il suocero fosse l’amante.

“Andrea, il padre di Davide Stival e nonno di Loris, non ha alcuna responsabilità in questa storia – commenta Francesco Biazzo, avvocato di Andrea Stival – le telecamere in questa vicenda hanno detto tutto, scandagliando ogni secondo di quei giorni. E´ l´ennesima dichiarazione che a livello processuale è destituita di qualunque fondamento. Andrea Stival non è stato mai coinvolto e la sua posizione è stata già vagliata in tutti i modi”. Il nonno è stato già ammesso come parte civile al processo. “Non c´è alcuna immagine che ritragga il signor Andrea Stival entrare o uscire da quella casa. Anche le immagini dei tragitti dell´auto non hanno dato alcun elemento. A livello processuale – conclude Biazzo – è già emerso tutto qul che doveva emergere”.