Veronica Panarello: “Andrea Stival mi mandò lettera e soldi”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Febbraio 2016 - 17:57 OLTRE 6 MESI FA
Veronica Panarello: "Andrea Stival mi mandò lettera e soldi"

Veronica Panarello: “Andrea Stival mi mandò lettera e soldi”

RAGUSA – Una busta con 80 euro dentro: sarebbe questa, secondo Veronica Panarello, la “prova” che il suocero Andrea Stival voleva farla tacere. Pagandola. La mamma di Loris, il bambino ucciso il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina, ha parlato con i magistrati dando la sua ultima versione circa il delitto di cui è accusata.

La donna ha ribadito che il bambino sarebbe stato ucciso dal nonno, Andrea Stival appunto, dopo che il piccolo aveva scoperto che nonno e mamma erano amanti. Veronica ha anche detto di aver ricevuto in carcere una lettera contenente dei soldi (80 euro) scritta dal suocero che si firma “papà Andrea”. Veronica Panarello di quella busta con denaro inviatale dal suocero parlò in carcere al padre dicendogli di riferire ad Andrea Stival che “lei non è in vendita”, ha detto l’avvocato della donna Francesco Villardita, “e che quella lettera per lei era un invito a continuare a tacere e non rivelare del suo coinvolgimento nell’omicidio di Loris”.

“Il piccolo Loris, secondo il racconto della signora Veronica Panarello, aveva scoperto la relazione tra il nonno paterno e sua mamma”. Queste le parole dell’avvocato Villardita in collegamento video con la trasmissione Mattino 5, per riferire sui contenuti del lungo interrogatorio reso venerdì scorso dalla sua assistita al pm Marco Rota. “Il piccolo aveva visto quello che non doveva vedere circa una settimana prima del delitto, e minacciava di raccontare tutto al suo papà”. Perché Veronica, se questa è la verità, non ha detto subito tutto agli inquirenti? “Inizialmente aveva rimosso l’accaduto, ricordando parte di verità quando si recò in cimitero dal figlio; in secondo luogo perché non era facile ammettere questi fatti, e perché aveva timore per l’incolumità fisica del figlio più piccolo”, al quale il suocero, Andrea Stival, avrebbe potuto fare del male.