Veronica Panarello, la difesa: “Bugiarda sì, assassina no”

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2016 - 20:38 OLTRE 6 MESI FA
Veronica Panarello, la difesa: "Bugiarda sì, assassina no"

Veronica Panarello, la difesa: “Bugiarda sì, assassina no”

RAGUSA – Bugiarda forse sì, ma assassina no. Così l’avvocato Francesco Villardita nell’arringa finale difende Veronica Panarello dall’accusa di omicidio premeditato. “Veronica è innocente – afferma – Non ha ucciso suo figlio. Se mai un reato le può essere contestato è quello di concorso anomalo in un evento non voluto”, cioè la morte del piccolo Loris Stival.

L’ipotesi per avergli legato le mani potrebbe essere quella di violenza privata. Mentre anche per il penalista resterebbe in piedi l’accusa per l’occultamento di cadavere. L’avvocato Villardita ribadisce l’innocenza di della mamma di Santa Croce Camerina: “La prova che Loris sia stato ucciso da lei non c’è“, afferma dinanzi al gup. E critica le conclusioni a cui sarebbe giunta la Procura, affermando in sostanza che la prova certa del fatto che Veronica abbia ucciso Loris non sia stata fornita.

Villardita ripercorre quanto avvenuto quella mattina, sostiene che una donna minuta come Veronica non avrebbe comunque avuto la forza di sollevare il bambino e di gettarlo ormai esanime nel canalone.

Veronica non è bugiarda, aggiunge, contestando la ricostruzione della personalità fatta dall’accusa: “Non è una manipolatrice; ha effettuato, invece, un difficoltoso percorso intimo e tormentato per arrivare alla confessione della verità”.

Per il penalista “il percorso di Veronica verso la verità non è un’autostrada libera”, anzi. “Assomiglia piuttosto a una strada tortuosa ed impervia, ma il punto d’arrivo”, sottolinea, “è sempre la verità”. Ecco perché, ribadisce Villardita, soltanto il racconto dell’incidente è stata una menzogna, dettata dalla paura. Per il resto ha sempre detto la verità: quando ricordava di avere accompagnato il figlio a scuola e adesso che accusa il suocero di avere ucciso lui Loris.

In conclusione il legale invita a “superare il sillogismo ‘tutti i bugiardi sono colpevoli, Veronica è bugiarda, ergo la Panarello è colpevole”. Anche perché, “come tutti i sillogismi è defettibile”.