Veronica Panarello racconta dettagli intimi di Andrea Stival

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2016 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA
Veronica Panarello racconta dettagli intimi di Andrea Stival

Veronica Panarello racconta dettagli intimi di Andrea Stival

ROMA – Per dimostrare che diceva il vero Veronica Panarello ha anche riferito agli inquirenti alcuni dettagli intimi di Andrea Stival. La mamma di Loris Stival settimane fa ha tirato in balo il suocero accusandolo di essere l’assassino del figlio. A suo dire infatti c’era una relazione clandestina con il papà del marito, relazione scoperta per caso dal piccolo Loris, per questo sarebbe stato ucciso. Scrive Urban Post:

La Panarello, come riportato nel settimanale Giallo, sarebbe scesa nella descrizione dettagliata del rapporto intimo con il suocero, arrivando addirittura a parlare delle abitudini sessuali dell’uomo, nel tentativo di dimostrare che stavolta la sua versione dei fatti è quella vera. Veronica fornisce il movente del delitto: Loris dieci giorni prima di essere ucciso sorprese lei e nonno Andrea semisvestiti, intenti a far sesso in cucina. Il bimbo, sconvolto, avrebbe minacciato di raccontare tutto al papà, autotrasportatore e spesso fuori casa per lavoro. Per questo Andrea Stival l’avrebbe strangolato.

Ma nell’interrogatorio di cui sopra, Veronica sarebbe più volte tornata sul fatto che lei e il suocero erano intimi, molto intimi. Si legge su Giallo che la 27enne avrebbe raccontato agli inquirenti di essere a conoscenza anche di presunti problemi di salute dell’uomo, che le avrebbe chiesto di accompagnarlo dall’urologo per una visita.

Come spiega il Giornale di Sicilia “gli investigatori hanno spulciato i tabulati telefonici dell’epoca, facendo rilevare, durante l’ultimo interrogatorio nei confronti dell’indagato, quei contatti frequenti. Ma la difesa di Andrea Stival ha fornito una giustificazione immediata”. “Le telefonate tra Andrea Stival e Veronica Panarlelo, la mamma del piccolo Loris, sarebbero tutte avvenute di giorno” spiega l’avvocato di Andrea Stival al Giornale di Sicilia. E le telefonate, spiega ancora il legale, “avrebbero avuto un picco solo quando l’uomo era rimasto da solo a casa, perché la figlia era andata a vivere con il fidanzato, nel maggio del 2014″.