Delitto di via Poma, l’accusa dei periti: “Sul seno di Simonetta il segno dei denti di Raniero Busco”

Pubblicato il 19 Luglio 2010 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA

Simonetta Cesaroni

”E’ certo che il seno sinistro di Simonetta Cesaroni è stato morso: ci sono i segni tipici dell’incisività dei denti. E la lesione è compatibile con l’arcata dentale di Raniero Busco”. Hanno dato questa certezza processuale, oggi, i consulenti del pm ai giudici della Terza Corte d’assise di Roma davanti ai quali è processato Raniero Busco, accusato di essere l’omicida dell’ex fidanzata Simonetta Cesaroni.

La ragazza fu trovata morta, uccisa con 30 coltellate, il 7 agosto 1990 negli uffici dell’Associazione degli Ostelli della gioventù, in via Carlo Poma, a Roma.

Oggi, per la tredicesima udienza, sono stati sentiti in aula il direttore dell’Obitorio dell’Istituto di medicina legale dell’università ‘La Sapienza’ di Roma, Osrem Carella Prada, i medici odontoiatri Domenico Candida e Paolo Dionisi, nonché il capitano del Ris di Roma Claudio Ciampini.

Carella Prada, che effettuò l’autopsia del corpo di Simonetta, ha relazionato sulle cause della morte della ragazza, sui mezzi che la determinarono e sulle modalità con le quali furono causate le ferite.

”Arrivai sul posto alle due di notte. Simonetta era riversa in terra, supina – ha detto – Aveva una stato di rigidità estesa su tutto il corpo e questo significava che erano passate diverse ore dalla morte”.

Sulla posizione delle lesioni, la certezza scientifica è che le stesse ”erano state provocate da una persona sicuramente non mancina. C’erano lesioni anche a livello degli occhi; la ragazza non era stata picchiata, ma le tumefazioni sulla parte destra del volto erano state causate presumibilmente da uno schiaffo inferto con la mano sinistra perché l’omicida probabilmente l’aveva minacciata e aveva già impugnato l’arma, forse un tagliacarte. Chi la uccise si mise anche a cavalcioni su di lei, e serrò le ginocchia per tenerla ferma”. Per Carella Prada, il quadro riscontrato è quello di un delitto compiuto con ”estrema crudeltà ed efferatezza”.

Sul segno trovato sul capezzolo sinistro di Simonetta è stato incentrato l’esame dei due medici odontoiatri. Per loro è certo si sia trattato di un morso. ”L’insieme delle caratteristiche del morso di Busco – hanno detto – sono tanto peculiari da renderlo unico. C’è compatibilità tra quel morso e l’arcata dentale di Busco”. E Carella Prada ha aggiunto: ”Quella lesione è assolutamente compatibile con l’omicidio e fu provocata quando la ragazza era ancora viva”.