Vicenza, arrestato “corriere”: nello stomaco 38 ovuli di eroina e 10 di cocaina

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Giugno 2019 - 09:12| Aggiornato il 18 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

Vicenza, arrestato “corriere”: nello stomaco 38 ovuli di eroina e 10 di cocaina

ROMA  – Un “corriere” della droga è stato arrestato qualche giorno fa alla stazione di Vicenza: aveva nello stomaco 48 ovuli contenenti sostanze stupefacenti. Dopo gli accertamenti sanitari è emerso che l’uomo (T.V.), di 26 anni e di origini libiche, trasportava con il suo corpo 530 grammi di sostanze stupefacenti, 38 ovuli contenevano eroina per un peso totale di circa 420 grammi e nei restanti 10 era, invece, contenuta cocaina (110 grammi).

L’arresto è stato eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza, mentre stavano facendo dei controlli alla stazione ferroviaria. L’uomo, in arrivo nella città veneta con un treno da Milano, si è mostrato nervoso alle forze dell’ordine e dopo ulteriori approfondimenti è emerso che nel 2016 era già stato arrestato perché in possesso di 65 ovuli contenenti sostanze stupefacenti e che anche in quel caso li aveva ingeriti.

La Guardia di Finanza, previo coordinamento con la locale Autorità Giudiziaria, ha deciso di sottoporlo ad esami sanitari all’ospedale San Bortolo, per verificare se avesse ingerito analoghe sostanze. La radiografia e la Tac hanno confermato che nell’apparato digerente del soggetto controllato si trovava una quantità notevole di ovuli. 

La conseguente procedura di espulsione si è prolungata per 4 giorni, nel corso dei quali il predetto, rimanendo in stato di arresto, è stato costantemente piantonato dai finanzieri vicentini. La droga, probabilmente destinata al mercato berico, al dettaglio avrebbe avuto un valore complessivo di oltre 50 mila euro. Dopo le dimissioni dall’ospedale San Bortolo, l’arrestato – presente sul territorio nazionale almeno dal 2012 e munito di permesso di soggiorno rilasciato per protezione sussidiaria, nonché privo di qualsiasi fonte di reddito dichiarato – è stato portato alla Casa Circondariale di Vicenza. 

Fonte: Agi