Vicenza: le Fiamme Gialle svelano un giro di tangenti di 2 milioni di euro. Otto gli arresti

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 11:43| Aggiornato il 21 Giugno 2018 OLTRE 6 MESI FA

Avevano trovato il modo per evitare i controlli fiscali o per farsi ridurre le multe e le tasse da pagare. Sette commercialisti e un funzionario dell’Agenzia delle Entrate sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Vicenza. Avevano messo in piedi un giro di tangenti pari a 2 milioni di euro.

Le Fiamme Gialle hanno arrestato il funzionario Angelo Fiaccabrino, 58 anni, in servizio a Verona. Sospeso dal servizio A.L., altro funzionario dell’agenzia. Sette commercialisti sono stati invece messi agli arresti domiciliari. Si tratta di Vittorio Bonadeo, 76 anni, Giandomenico Brando, 56, Graziano Dal Lago, 53, Felice Floris, 79, Mario Pietrangelo, 73, e Alessandro Salvadori, 49. Sono stati invece interdetti dalla professione R.L. e I.P., anche loro commercialisti.

Le indagini, coordinate da Nelson Salvarani, procuratore di Vicenza, e dal suo sostituto Marco Peraro, hanno fatto emergere un diffuso sistema di frode dell’Iva che coinvolge circa 200 imprese della concia delle pelli della Valle del Chiampo. Le Fiamme Gialle hanno infatti scoperto che le aziende coinvolte hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per un valore di un miliardo e 400 euro. Il compito dei commercialisti era quello di attuare gli illeciti tributari. Nel 2008, un gruppo conciario di Arzignano avrebbe dovuto pagare, per sanzioni evase e relative sanzioni, oltre 6 milioni di euro. La contestazione è invece stata di soli 700 mila euro, grazie a una tangente di 300 mila euro. Bustarella spartita tra il direttore dell’ufficio di Arzignano, uno dei funzionari tributari arrestati e il commercialista.