Vicenza/ “No ai presidi del Sud nelle scuole della nostra provincia”. Mozione del consiglio provinciale: i posti siano riservati ai veneti

Pubblicato il 23 Luglio 2009 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA

No a dirigenti scolastici del Sud in provincia di Vicenza. La mozione votata martedì dal consiglio provinciale della città veneta farà discutere. Anche perché approvata da maggioranza e opposizione: 26 consiglieri su 27. A proporla l’assessore alla Scuola, Morena Martini del Pdl.

Si parla di razzismo? «Macché. Non si vuole puntare il dito contro le professionalità provenienti da altre regioni – dichiara – ma ripristinare una situazione di diritto che alcune regioni, diciamo non virtuose, hanno disatteso».

Per comprendere la questione occorre fare un passo indietro. Nel 2004, dopo quasi un decennio, venne bandito il concorso per dirigente scolastico. Il bando assegnava ad ogni regione un certo numero di posti disponibili e alla fine della procedura gli idonei potevano superare il numero dei posti messi a concorso al massimo del 10 per cento. Ma in alcune regioni le cose andarono diversamente, come in Campania, Sicilia e in altre regioni meridionali, dove gli idonei furono parecchi di più di quello che prevedeva il bando.

E quando il governo Prodi consentì agli idonei la cosiddetta mobilità interregionale, in 6 regioni settentrionali (Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna) su 118 poltrone disponibili vennero nominati ben 108 neodirigenti provenienti dal Sud.

Rischiano ora di andare ad altrettanti presidi meridionali anche i 647 posti autorizzati qualche giorno fa dal ministero dell’Economia per il 2009/2010.