TORINO – Si scambiavano video di bambini, con abusi anche su neonati indifesi. Violenze compiute su creature di pochi mesi, forse di poche settimane. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E’ l’orrenda rete pedopornografica sgominata dalla polizia postale di Torino: l’inchiesta ha portato a sei arresti e 16 denunce in tutta Italia.
Le indagini hanno preso il via dall’analisi di alcune stanze virtuali in cui i partecipanti si scambiavano informazioni e materiale video. Nel gruppo, c’erano ruoli differenti e i coordinatori potevano escludere chi non contribuiva con materiale suddiviso per range di età e sesso dei minori.
Gli investigatori sono ancora al lavoro per definire con precisione i compiti dei partecipanti alle stanze virtuali e per verificare se, in alcuni casi, quali abusi sessuali siano stati consumati con minori.
Le perquisizioni locali e informatiche scattate sin dalle prime luci dell’alba hanno infatti portato al rinvenimento e sequestro di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, per il quale si ipotizza in alcuni casi anche l’autoproduzione mediante la consumazione di rapporti sessuali con minori. Le persone perquisite sono tutte italiane, esattamente come era italiana la lingua utilizzata nei commenti alle immagini pubblicate.
L’attività di osservazione e di raccolta degli elementi probatori “è stata molto lunga soprattutto per le policy del gestore ostile a fornire informazioni sui propri iscritti”, si legge in una nota della questura di Torino.