Da Vigevano a Noli con l’idrovolante: “C’era troppo traffico”

Pubblicato il 18 Giugno 2012 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA

VIGEVANO – Troppo lunga la coda per arrivare al mare? Prendete l’idrovolante. Gustavo Suarin lo ha fatto: “Volevo andare in spiaggia, in autostrada c’era traffico, e allora ho preso l’aereo e sono atterrato in mare. Perché guidare se si può volare?”. L’uomo, 64 anni, pilota argentino, è proprietario di un’azienda che produce idrovolanti. Domenica, stanco del solito traffico, ha aggirato l’ostacolo e con il suo ultraleggero ha “parcheggiato” a 200 metri dalla costa.

E al Corriere ammette candidamente: “Con questo sistema mi diverto e mi faccio anche un po’ di pubblicità”. E aggiunge: “Non ci vedo niente di strano, si tratta di un modello ultraleggero che non consuma molto di più di un auto”.

Saurin è decollato da Vigevano ed è planato a Noli tra i bagnanti attoniti. Tanto che alcuni di loro spaventati hanno chiamato la Capitaneria, segnalando un aereo in difficoltà, costretto all’ammaraggio. Gli uomini della Capitaneria hanno poi verificato le generalità dell’imprenditore e hanno appurato la regolarità dell’atterraggio, essendo avvenuto fuori della fascia di rispetto dei bagnanti.”Sono in regola, la legge numero 133 del novembre 2010 istituisce la nuova figura dell’ultraleggero anfibio, che deve essere considerato come un natante quando tocca il mare”, si è difeso il pilota.

Ma i militari della motovedetta non si sono convinti del tutto, tanto che dalla sede di Savona è sopraggiunto l’ordine di sorvegliare l’idrovolante in attesa di accertamenti.